Il Frosinone ritrova la vittoria, e lo fa proprio contro l’avversaria che nel girone d’andata le aveva inferto la sconfitta più difficile da digerire, il Cagliari.
Allo Stirpe è finita 3-1, con una rimonta firmata da Mazzitelli, Soulè e Kaio Jorge dopo l’iniziale vantaggio di Sulemana.
Festeggia l’ex Eusebio Di Francesco, che ai microfoni di Sky Sport esulta: “Bisogna sempre avere un’anima durante la partita, noi abbiamo dimostrato che c’è. Ho rivisto il Frosinone che conosco“.
La chiave per la vittoria del Frosinone è stato l’ingresso nel secondo tempo: “Ai ragazzi all’intervallo ho detto che ci eravamo innervositi per alcuni episodi. Psicologicamente trovarsi sotto senza meritarlo non aiuta, ma ho detto loro di continuare a giocare, e che solo così potevamo venirne fuori“, spiega Di Francesco.
Sul possibile arrivo di un esterno sinistro (l’osservato speciale è Bartesaghi), Di Francesco si esprime così: “Spesso non si analizzano le difficoltà all’interno di un campionato, ma vi assicuro che non avere uomini di ruolo ti cambia tanto nelle dinamiche e nelle espressioni di calcio che vuoi fare“.
Di Francesco si esprime poi sul cambio di atteggiamento rispetto alla trasferta contro l’Atalanta: “Abbiamo lavorato tantissimo in settimana per far capire come a Bergamo fossimo mancati in furore agonistico e applicazione. A volte devi prendere qualche schiaffo per capire e tornare come prima. L’abbiamo fatto immediatamente“.
Spazio poi a una battuta su un nuovo acquisto, Ghedjemis: “Abbiamo questo giovane arrivato dalla C francese. Così fa il direttore Angelozzi, ogni tanto me ne porta qualcuno di nuovo agli allenamenti. Sbaglia poco. Lui (Ghedjemis, ndr) ha la gamba per questa categoria“.
Commento finale riservato a un altro singolo, Kaio Jorge, autore del 3-1: “Il suo problema è solo di condizione e trovare ritmo in partita e allenamenti. All’inizio ha fatto una fatica enorme nella settimana tipo, però sta cominciando a crescere. Ha capacità di entrare bene a partita in corso, questo non significa però che sarà sempre e solo così“.
Ai microfoni di Sky si è espresso anche Matias Soulè, tornato al gol su calcio piazzato: “Non ho più voce, ho urlato tutto. Ci serviva tanto una vittoria, era da un po’ che non arrivava. Però la gente ci ha spinto”.
Sul gol segnato: “Ho visto la barriera lontana e ho calciato come provo le punizioni anche in allenamento“.
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