Interviste e Storie

Il destino nel nome e i sogni come realtà: la favola di Elimoghale

Italia, Elimoghale (IMAGO)

La Nazionale e la Juventus Primavera, sempre da sotto età: il percorso di Destiny Elimoghale tra sogni e una realtà ancora tutta da disegnare

La realtà è sbagliata, i sogni sono veri“: recita così uno degli ultimi post di Destiny Elimoghale. E la sua realtà sembra plasmata proprio dai sogni stessi. Destiny, come destino, ma c’è molto di più. Esterno classe 2009, ha compiuto 16 anni lo scorso aprile, ma ha condiviso poche volte lo spogliatoio con i coetanei.

Il suo presente racconta di un giocatore che, all’esordio con l’Italia Under 18, segna due reti ed è il più piccolo dell’intera rosa. Eppure a soli sedici anni il suo percorso racchiude un inizio nella periferia di Torino, il salto con la Juventus e diversi campionati giocati da sotto età, ma ci arriveremo.

Elimoghale è arrivato in bianconero dopo un anno al Rebaudengo, squadra che gioca nel campionato di Prima Categoria in Piemonte. Al giovane esterno è bastata una sola stagione per attirare lo sguardo di tanti addetti ai lavori, ma anche per farsi ricordare da chi l’ha visto correre sul quel campo.

Il presidente del club gialloblù, Pasquale Giglio, non ha dubitato un momento di lui: “Dal primo minuto in cui abbiamo visto Destiny abbiamo pensato ‘siamo di fronte a una potenza assurda, senza eguali’” ha raccontato ai nostri microfoni.

Gli inizi e il passaggio alla Juventus

Elimoghale inizia a giocare al Rebaudengo a soli 6 anni, ma appena scende in campo c’è qualcosa di diverso, unico. “Era tre passi avanti agli altri, non uno: anche con noi ha cominciato subito a giocare con i più grandi, ed è un orgoglio vedere che continua a farlo. Poi la sua educazione, e quella della sua famiglia, hanno fatto la differenza“, spiega il presidente Giglio ai microfoni di gianlucadimarzio.com.

Un passo, anzi tre, che gli osservatori della Juventus notano presto, e così Elimoghale si trasferisce in bianconero dopo appena una stagione. Ma il Rebaudengo, vero e proprio trampolino per lanciare i suoi sogni, resta un posto speciale: “Ci sentiamo ancora e quando lo vedo sono davvero contento, sta vivendo una bella favola e noi incrociamo le dita per lui“.

Il pallone della Serie A (PHOTO CREDITS: Andrea Rosito)

Dalla Juventus alla Nazionale: il sogno di Elimoghale continua

A Vinovo, Elimoghale si prende presto la scena e inizia a giocare di nuovo con i più grandi, come nella scorsa stagione. A fine anno è arrivata la vittoria nel campionato nazionale Under 16, anche se l’esterno è stato impegnato più spesso con l’Under 17, con cui ha segnato 8 reti e fornito 4 assist in 12 partite. Con la Nazionale ha esordito a 14 anni, e ora, con l’U18, ha già inserito il suo nome tra quelli dei protagonisti.

Quest’anno è diventato presto titolare nella Primavera della Juventus, e alla prima giornata era il più giovane dell’intero campionato. Ci ha pensato Giuseppe Bonanno, esterno del Frosinone nato pochi mesi dopo di lui, a strappargli il primato, ma poco importa. Contro il Genoa è arrivato anche il primo gol in Primavera 1, pochi minuti dopo essere entrato in campo. Il destino è già scritto nel suo nome, ora tocca a Elimoghale continuare a disegnarlo: “La realtà è sbagliata, i sogni sono veri“. E il suo è appena cominciato.

Stefano Barollo

Nato nel 2005 a due passi dalla Mole, la passione per il calcio è arrivata ben presto e non se ne è mai andata. Cresciuto sui campi, ho sostituito gli scarpini con la penna: le emozioni che trasmette questo sport non hanno paragoni. Poterle raccontare è insieme sogno e obiettivo: la voglia di conoscere nuove storie è un motore inesauribile.

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