Prendete quattro squadre da quattro nazioni diverse, mettetele insieme e trovate un punto comune. Pensate ad uno dei tanti gironi di Champions o Europa League? Errore: tra i club coinvolti, solo il Manchester United è attualmente impegnato in una competizione europea. Continuate a ragionare: riflettendo su qualche aspetto livello statistico, arrivereste al più classico dei fuochino. Indizio? Ci sono un’italiana neopromossa, una tedesca in difficoltà e due spagnole dal grande passato, più che da un presente non particolarmente brillante. E non è una barzelletta…
Arrivarci è difficile, va ammesso: perchè solo spulciando dati, statistiche e ripercorrendo il cammino di ogni squadra in ogni campionato, potreste arrivare alla soluzione. E se proprio siete giunti al secondo paragrafo senza volerci ragionare su prima, eccovi la soluzione: il già citato Man Utd, Crotone (!), Wolfsburg e Deportivo la Coruna (al pari dell’Espanyol) sono le quattro squadre finite sotto la nostra lente d’ingrandimento. E il motivo è totalmente…mentale: perchè seppur con i “se” e con i “ma” si possa far poco, in caso ogni partita finisse all’80’ le squadre menzionate avrebbero una classifica decisamente diversa e migliore.
Dieci minuti finali (o più, considerando il recupero) fatali, per il quartetto menzionato: all’Espanyol, stavolta, preferiamo il Depor, soprattutto per il modo in cui la squadra di Garitano è stata in grado di perdere clamorosamente punti negli ultimi istanti di gara. E proprio il club galiziano risulta, a livello statistico, la squadra più sprecona in Liga dal 35’ del secondo tempo in poi: dal gol subìto da Lomban, nell’1-1 all’81’ contro il Granada, all’incredibile rimonta incassata in casa contro il Siviglia, con le reti di Vitolo e Mercado (più Nzonzi nel primo tempo) a ribaltare definitivamente nei 6’ finali l’iniziale doppio vantaggio biancoblu. E non è finita qui: nella fiera del gol contro il Malaga, ecco il 4-3 al 93’ di Ontiveros a far perdere ulteriormente quota in classifica al Depor. Che senza disattenzioni nel finale sarebbe, al momento, fuori dalla zona retrocessione.
Statisticamente peggio, rispetto a La Coruna, si sta a a Crotone: che la prima, storica apparizione in Serie A potesse risultare tutt’altro che semplice era più che lecito. Ma giunti alla 16° giornata, i rimpianti per non aver portato a casa tanti punti salvezza sfumati negli ultimi istanti di gara sono davvero tanti: dal gol decisivo di Destro alla prima giornata al recente 2-1 rossonero firmato Lapadula, le reti subite dalla squadra di Nicola nei 10’ finali sono ben…10. Roba da circa 8 punti in meno che, proprio come nel caso del Depor, avrebbero portato i rossoblu fuori dalle ultime tre squadre relegate in zona retrocessione. Diversa (ma solo per posizionamento in classifica) la situazione del Manchester United: Mou, di fronte alla ricca campagna acquisti estiva, non se la sta passando obiettivamente benissimo. 21 punti in 14 giornate e -6 dalla zona Europa figlio (anche) di finali di gara pagati a carissimo prezzo: dall’uno-due Zuniga-Deeney contro il Watford di Mazzarri ai tre singoli vantaggi sprecati tra Stoke, Arsenal ed Everton. Con Allen, Giroud e Baines a punire allo scadere una squadra che, in più di un’occasione, ha dimostrato di staccare troppo presto la spina a livello psicologico.
Last but not least, spostandoci dall’Inghilterra alla Germania, casa Wolfsburg: crisi nera, rendimento altamente sottotono (anche per gioielli come Draxler, ora relegato alla tribuna) e soli 10 punti conquistati in 13 partite. A poco sembra essere servito l’esonero di Hecking, con la squadra momentaneamente ancora nelle mani di Ismael: e dalle parti della Volkswagen Arena, guai a entrare con poca concentrazione nei finali di gara. Tra Werder Brema, Bayer Leverkusen, Schalke ed Hertha 6 gol subiti dall’80’ in poi: vera e propria doccia fredda per una squadra che, attualmente, si ritrova totalmente risucchiata in zona retrocessione, a soli 4 punti dall’Ingolstadt ultimo. Ecco totalmente svelato, dunque, il punto comune tra le 4 squadre europee menzionate: blasoni differenti ma stessa, identica difficoltà negli ultimi minuti di partita. Per una statistica da cancellare, e il più in fretta possibile: perchè se è pur vero che in compagnia non ci si senta soli, pur sempre meglio soli che…mal accompagnati. O no?
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