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Del Piero: “Il Napoli può battere la Juventus”

Ne ha giocate tante, di sfide come queste, risultando decisivo quasi tutte le volte che è sceso in campo. Alessandro Del Piero è pronto ad assistere a Juventus-Napoli, analizzando la gara a un giorno dal suo inizio:

“Il Napoli di oggi, con Sarri, ha trovato un’identità difensiva tutta sua, una compattezza che gli ha permesso di essere più fresco in attacco, con Higuain che fa gol in tutte le partite, ben supportato da Hamsik”. Spero che questa partita possa essere l’ennesima consacrazione dei tanti giocatori stellari che ci sono nelle due squadre”.

In questo modo, l’ex numero 10 della Juventus ha parlato ai microfoni di Sky Sport. “Per il Napoli è importante non focalizzarsi sul fatto che sta giocando la partita decisiva contro la Juve, per evitare che subentrino gli aspetti emotivi che alcuni giocatori giovani possono subire, soprattutto giocando fuori casa. Se riescono a giocare con quella leggerezza con cui riescono a fare così bene, allora possono avere davvero grandi chance di vincere”. Per la Juventus dunque, si preannuncia un match complicato: “Dopo i quattro scudetti consecutivi, la Juve si è concessa il lusso di perdere punti all’inizio, a differenza del Napoli. Ora ha recuperato e con il record di vittorie sta facendo un cammino magnifico, ma in questo periodo è cambiata molto: oltre ai giocatori, è diverso anche lo stile di gioco che i nuovi arrivi hanno interpretato. Le assenze di Pirlo, Vidal e Tevez hanno pesato tanto all’inizio, ma sono arrivati nuovi talenti altrettanto validi”. In quest’opera di ricostruzione, il merito principale del successo va ad Allegri: “C’è tanto dell’allenatore in quello che hanno fatto finora, perché ha portato nell’ambiente una serenità diversa. I giocatori danno molto, ma è la Juventus a fare l’insieme”.

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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