Dopo l’abolizione del Decreto Crescita, sono arrivate diverse reazioni nel mondo del calcio. L’ultima è quella del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha parlato a Radio Anch’io Sport.
Sull’abolizione del decreto crescita Malagò ha detto: “Non lo condivido, parliamo di atleti che nel 90% dei casi sono di caratura internazionale e importante. Secondo me andava corretto negli importi di base, ma così scende la qualità del nostro campionato”.
“Poi come in tutte le situazioni, nelle necessità il nostro Paese riesce a tirare fuori virtù inaspettate”, ha detto Malagò. “Viene penalizzata anche la pallacanestro perché i contratti non sono pluriennali come nel calcio“, ha aggiunto.
Infine ha concluso: “Sarei favorevole ad abolire il Decreto crescita se si considerassero altre opportunità. Penso al betting, a introiti dati all’erario che non rientrano nel sistema e a alcune pubblicità. Senza fare un discorso integrato di sistema, non si può fare un provvedimento univoco: bisogna guardare tutto il panorama”.
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