Finisce 2-1 la sfida tra Atalanta e Roma, andata in scena al Gewiss Stadium di Bergamo e valevole per la 36ª giornata di Serie A. Il rigore trasformato da Pellegrini al 66′ non basta a pareggiare i conti dopo i due gol segnati da De Ketelaere nel primo tempo. Nel post partita, Daniele De Rossi ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN.
In apertura De Rossi ha commentato così la prestazione dei suoi: “C’è stata una reazione alla fine, dopo l’episodio del rigore, però dovremmo reagire prima. Fermo restando che loro sono forti, che vanno il doppio di tante squadre in Italia e forse anche in Europa. Però le reazioni mentali esistono nel calcio e quella spinta a volte la dobbiamo trovare dentro di noi, riuscire a vincere qualche duello in più, a fare qualche giocata giusta in più, perché non possiamo aspettare che ci capiti un rigore per riaprire la partita. Dopo il primo gol ci siamo sciolti e ne abbiamo subito preso un altro. Io so che non è facile giocare contro queste squadre qui, in questo stadio, in questo nostro momento, ma abbiamo rischiato di prendere tanti gol e non va bene“.
È mancato forse un po’ di coraggio: “Non è questione di coraggio o di andare all’indietro, ma con l’Atalanta che ti viene a prendere forte avevamo preparato una partita più diretta di questa. Sapevamo che saremmo rimasti probabilmente uomo contro uomo con Romelu e Hien, tenevamo palla col portiere perché sapevamo che li avremmo aperti un pochino, poi quando c’era da giocare in verticale dovevamo andare a sostegno di Romelu e ci è riuscito forse poche volte nel primo tempo. Per questo ho deciso di mettere un altro attaccante, ho pensato che forse così saremmo riusciti ad arrivarci meglio”.
Sul cambio di mentalità nel secondo tempo: “Secondo me il cambio di passo è stato mentale. Abbiamo visto uno spiraglio per riaprirla nonostante non lo meritassimo e abbiamo fatto nell’ultima mezz’ora. Fermo restando che anche loro venivano giù e avevano parecchie occasioni. Il fatto di giocare in verticale? L’avevamo preparata così, il possesso palla che a me piace è fine a sé stesso se giochi contro una squadra che ti viene a portare dentro. Quando vai in verticale devi riuscire a risalire, a tenerla, ad andare in profondità. E noi non siamo una squadra con grande profondità ecco“.
Ora la squadra deve recuperare le energie per lo sprint finale: “Dobbiamo ritrovare le energie che abbiamo un po’ perso, perché mancano due partite importanti. Dobbiamo arrivare sesti per forza, perché il gruppo lo merita assolutamente. È ovvio che non meritiamo di stare davanti a quest’Atalanta, se stiamo in queste condizioni e per arrivare a giocarsela quest’ultimo periodo di partite è stato veramente un ostacolo, una sfida tosta per i ragazzi. Ci riposeremo e ricostruiremo qualcosa di più pronto per affrontare il calcio a questo livello, perché le squadre forti giocano ogni tre giorni, anche l’Atalanta lo fa. Non possiamo attaccarci alla stanchezza, dobbiamo essere pronti perché loro vanno il doppio e se vogliamo raggiungerli dobbiamo essere più pronti”.
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