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De Laurentiis sugli scontri a Napoli: “Non sono tifosi, ma solo reietti che cercano lo scontro”

Nella mattinata di giovedì 16 marzo 2023, il giorno successivo al match tra Napoli e Eintracht Francoforte dello Stadio Maradona che ha sancito la prima storica qualificazione ai quarti di finale di questa Champions League per gli azzurri, la Prefettura di Napoli ha aperto le proprie porte a una conferenza stampa per spiegare quanto accaduto nel giorno di partita, dove un manipolo di tifosi dell’Eintracht insieme ad alcuni tifosi dell’Atalanta hanno cercato lo scontro con le forze dell’ordine per le strade della città di Napoli.

 

Prefetto: “L’obiettivo primario è stato raggiunto, questi non sono tifosi…”

Il primo a prendere la parola è stato Claudio Palomba, Prefetto di Napoli, che in seguito al ricorso vinto dal TAR della Campania ha disposto nuovamente la chiusura della vendita dei biglietti ai tifosi ospiti:“Penso sia una priorità riconoscere alle forze dell’ordine l’attività svolta in questi due giorni per il lavoro svolto. Nella serata di martedì ci sono stati degli arrivi e sono stati controllati a dovere, fino all’arrivo di queste persone in un albergo specifico. La SSC Napoli dal 14 febbraio aveva bloccato la fornitura di biglietti per la partita in questione, i pacchetti turistici erano già stati diffusi a novembre. Si è parlato di problemi di tempistica, ma i provvedimenti sono stati adottati immediatamente, non appena arrivate le disposizioni in merito”.

“In queste ore i tedeschi sono stati segnalati come il problema, ma neanche alcuni tifosi napoletani sono esenti da quel che diciamo in questa sala – ha precisato il Prefetto. Ci sono circa 400 tifosi del Napoli che è meglio non vedano mai più lo stadio. Queste persone non amano il calcio, amano solo la violenza”.

Questore: “Al momento 8 gli arresti, ma il dato è parziale”

Successivamente a parlare è stato Alessandro Giuliano, questore di Napoli: In queste ore sono avvenuti arresti sia in flagranza che in flagranza differita, sia di cittadini italiani, sia di cittadini tedeschi. Le forze dell’ordine hanno condotto tutto in maniera straordinaria, di cui sono orgoglioso. Le uniche persone contuse vestono la divisa, io ringrazio tutti per quel che hanno messo in servizio. L‘unico obiettivo che ci eravamo prefissati è stato raggiunto: evitare in ogni modo il contatto cercato dai tifosi tedeschi con i napoletani”.

Al momento sono ufficiali gli arresti di 5 cittadini italiani e 3 cittadini tedeschi – ha aggiunto il questore – ma il numero è assolutamente parziale perché è proprio in queste ore, mentre avviene l’identificazione dei soggetti che commettono atti illeciti, che avviene il lavoro principale di tipo investigativo dei servizi di ordine pubblico”.

Sindaco: “Violenze fine a se stesse. Molti avevano Daspo”

In seguito, ha preso la parola Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli: Quello che è successo è una cosa inaccettabile, non è possibile che per una partita la città diventi oggetto di violenza di poche persone che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini, le attività commerciali e i turisti. È incredibile la differenza tra dentro e fuori lo stadio. La partita è stata una gioia e poi fuori ci sono stati scontri generati da frange di tifosi appartenenti sia all’Eintracht che al Napoli che sono isolati dalla vita sportiva e molti hanno il Daspo e neppure vanno allo stadio. Questa è una violenza solo associata allo sport ma fine a se stessa”.

“Napoli non può essere infangata da chi in giro per l’Europa viaggia e fa danni nelle altre città – ha proseguito Manfredi. Perché poi Napoli viene subito infangata ed etichettata come centro di violenza, quando in realtà non è così. Ieri c’è stato uno stadio che ha fatto onore a Napoli e all’Italia. Questo è un problema che va risolto dagli Stati stessi, non è un problema che possiamo risolvere e affrontare da soli, perché altrimenti ci saranno ancora tanti altri casi Napoli”.

 

De Laurentiis: “Questi sono reietti che non cercano altro che lo scontro. Si lavori sugli stadi”

Tra i presenti in conferenza stampa anche Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli che, al di là di quanto accaduto in città, ha ottenuto uno storico risultato sportivo: “Io ringrazio il prefetto Claudio Palomba e il questore Alessandro Giuliano per l’operato svolto. Voi conoscete la sigla A.C.A.B.? I reietti non aspettano altro che riunirsi per fronteggiare le forze dell’ordine. Lo scontro fra tifoserie è un pretesto. Ieri ho visto uno spettacolo allo stadio, senza alcun ‘casino’. Molti dicono «De Laurentiis è restrittivo, c’è troppo ordine allo stadio, si faceva più casino»: io dico «il casino lo fate a casa vostra». Allo stadio ci vanno famiglie, bambini, adolescenti, che vanno educati come si deve. Non intendo vedere passaggi di cocaina, fumare marijuana o far passare un’arma che può vedere un bambino allo stadio”.

 

Io ieri al Maradona ho visto uno stadio inglese. Sono anni che dico di prendere la legge inglese e applicarla negli stadi, noi per questi stadi spendiamo soldi per i rifacimenti e le manutenzioni, per poi vederli devastati. Se non viene regolamentata la fruizione dello stadio, non esiste la possibilità di lavorarci su. In Inghilterra le cose sono migliorato con una Premier donna, spero la Meloni faccia lo stesso… Ursula Von der Leyen (presidente della Commissione dell’Unione Europea, ndr) si mobiliti per fare qualcosa per il calcio, che alla fin fine per molte persone diventa la cartina tornasole che rimedia ai problemi della vita e porta divertimento nella gente”, ha concluso il patron del Napoli

Redazione

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