Si commuove, Gianni De Biasi, mentre sul proiettore di Coverciano scorrono in slomo le immagini della sua carriera. Modena, Torino, Albania: fotogrammi che passano veloci, mentre lui – già in piedi – rivive tutti quei momenti. Poi una risata quando il servizio lo racconta “giocatore di gamba, corsa e tenacia”: lui si gira verso Ranieri, sorridono insieme. Sir Claudio scherza con una battuta, un gesto della mano ed uno sguardo poco convinto. Poi gli applausi quando il CT albanese stringe la mano di Rivera che gli consegna la Panchina d’Oro speciale, un premio che il Settore Tecnico gli ha conferito per “meriti a livello internazionale”: “Un riconoscimento straordinario, perché arriva da quella che è la massima istituzione per noi. Ed è frutto di quello che hanno fatto i miei giocatori ed il mio staff, bravissimi nel raggiungere un risultato storico”, commenta De Biasi a GianlucaDiMarzio.com.
E quegli sguardi con Ranieri? “Gli dico che mi fa sempre morire, devo sempre patire le pene dell’inferno perché non riescono a chiudere le partite. C’è molto da tifare per Claudio, il campionato inglese è importantissimo e se lui farà bene sarà una soddisfazione per tutti noi italiani”. Claudio e Gianni, Ranieri e De Biasi. Il made in Italy che sorride e che se la passa bene, fra sorrisi e complimenti in un giorno speciale a Coverciano.
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