Centravanti, seconda punta o trequartista: perché la Juventus ha scelto Jonathan David
La Juventus ha scelto di puntare con forza su Jonathan David: come gioca e in che modo può sposarsi al meglio con le idee tattiche di Tudor

La Juventus ha scelto Jonathan David: come gioca e in che modo può sposarsi al meglio con le idee tattiche di Tudor
Come mai la Juventus ha scelto di affidarsi a Jonathan David? L’attaccante canadese ha delle evidenti doti che possono fare bene ai bianconeri, caratteristiche che vanno oltre al numero di gol realizzati. C’è però anche un punto del suo stile di gioco dove può ancora migliorare, ma sono molti i pregi che possono permettergli di inserirsi bene nella sua nuova avventura a Torino.
La principale qualità che salta all’occhio quando si osservano i numeri di David è la sua capacità realizzativa: negli ultimi cinque anni in tutta Europa soltanto Lewandowski (145), Mbappé (142), Haaland (134), Kane (132), Salah (111) e Lautaro Martinez (95) hanno segnato più del canadese che ha messo a segno 87 reti, raggiungendo sempre la doppia cifra e per 4 volte nelle scorse 6 stagioni superando quota 20.
Si tratta quindi di un giocatore che ha confidenza con la porta e l’ha avuta sia in Ligue 1 che in Europa. Dal 2018 ha messo a referto infatti già ben 23 gol e 9 assist in tutte e tre le coppe europee: spiccano soprattutto le 7 reti (+2 assist) che ha raccolto nell’ultima edizione della Champions League. Con questi numeri ha trascinato il Lille al settimo posto in classifica (evitando i playoff) uscendo solo agli ottavi per mano del Borussia Dortmund.
Coi francesi David ha giocato sia da attaccante centrale che da seconda punta e talvolta persino da trequartista o da ala. La Juve ha fatto suo un calciatore che sa svariare su tutto il fronte d’attacco e che fa della duttilità il suo punto di forza. Così, Tudor avrà a disposizione un nuovo jolly.
Come David può adattarsi al meglio nel gioco di Tudor
Se Tudor deciderà di confermare il 3-4-2-1 che si è visto anche nel recente Mondiale per Club, il ruolo chiave potrebbe essere proprio quello di David. Questa sua grande dote nel sapersi muovere bene in varie zone del reparto d’attacco, lo renderà un jolly da poter utilizzare sia come centravanti di riferimento che come seconda punta in base al tipo di avversario e agli altri attaccanti schierati con lui.
Un enorme punto di forza del canadese è poi la sua integrità fisica. E vista la grande frequenza di infortuni che ci sono stati in casa Juventus negli ultimi mesi, questa può essere una caratteristica che può aver convinto i bianconeri a puntarci con decisione. A differenza di quei calciatori che sono spesso costretti a dover fare i conti con degli infortuni, l’ex Lille ha sempre dimostrato di poter essere molto affidabile, saltando infatti appena tre partite negli ultimi sette anni. Una vera certezza.
Non solo duttilità
David ha un altro grande pregio nel suo bagaglio tecnico: quello dei passaggi. Tra il 2020 e il 2022 ha sempre avuto una media di passaggi riusciti tra il 75 e il 78%, ma negli ultimi tre anni – tra il 2022 e il 2025 – il suo rendimento è cresciuto ancora: 83.3% nel 2022/23, 82.5% nel 2023/24 e 82.3% nel 2024/25.
Avrà quindi modo di legare molto bene il gioco della Juventus tra il centrocampo e l’attacco. Ma quando invece i bianconeri non avranno la palla? Non sarà un problema per il canadese. Nei campionati di Ligue 1 con il Lille è risultato spesso uno dei migliori nel pressing alto sul primo portatore di palla avversario. Su un totale di 163 palloni recuperati, ben 76 sono infatti arrivati nella metà campo avversaria.
Un aspetto su cui Tudor dovrà invece lavorare per far crescere David è quello dei duelli aerei. La Juventus è una squadra che crossa spesso in area, ma l’attaccante – alto 178 centimetri – nell’ultimo anno ha avuto meno del 30% di contrasti aerei vinti, e in un campionato fisico come quello italiano potrebbe risultare un problema. Il futuro gli sorride però promettente, e la sua nuova avventura in bianconero è solo all’inizio.
A cura di Federico De Milano