Dastan Satpaev, Kazakistan VS Belgio (IMAGO)
Dastan Satpaev, 17 anni, ha segnato il suo primo gol con il Kazakistan nell’1-1 contro il Belgio nelle qualificazioni Mondiali.
Il nome di Dastan Satpaev circolava già da tempo fuori dal Kazakistan, ma la serata del 15 novembre gli ha dato una visibilità totalmente nuova. A soli 17 anni, alla sua settima presenza in Nazionale, Satpaev ha segnato il suo primo gol con il Kazakistan, firmando l’1-1 contro il Belgio nella finestra internazionale di qualificazione al Mondiale.
Una rete che ha acceso l’entusiasmo del Paese e che ha confermato le sensazioni che da mesi accompagnano la sua crescita.
Il gesto tecnico è stato pulito, naturale, ma ciò che ha colpito è stata soprattutto l’esultanza: il dito puntato verso il petto, un gesto spontaneo, istintivo, che ha raccontato la consapevolezza di un ragazzo che sente di poter diventare un riferimento.
Non c’era traccia di pressione, solo personalità.
Satpaev è nato il 12 agosto 2008 ad Almaty, e prima ancora del grande calcio ha vissuto il futsal, come molti dei talenti che emergono in Kazakistan. Campi piccoli, partite veloci, pallone sempre tra i piedi: un ambiente che lo ha formato nei primi anni e che lo ha accompagnato naturalmente verso il percorso successivo al Kairat.
Non è stato un dettaglio, ma il punto di partenza della sua storia.
Il Kairat Almaty lo ha cresciuto e lanciato. Già da giovanissimo aveva mostrato cifre fuori categoria: 27 gol e 9 assist in 28 presenze con la squadra U18. Ma ancora prima, nel vivaio, aveva sorpreso tutti a suon di gol, più di 100.
E anche in Europa si è fatto notare fin da subito: gol contro l’Olimpia Lubiana, gol e assist con il KuPS, gol all’andata e rigore trasformato nella serie contro lo Slovan Bratislava. Prestazioni che hanno accompagnato il cammino del Kairat fino alla qualificazione alla League Phase di Champions League, permettendo alla sua stella di continuare a brillare. La prima squadra lo ha accolto con lo stesso entusiasmo: 39 partite, 18 gol e 8 assist in un periodo in cui il club ha scritto una pagina storica, raggiungendo il maxi-girone di Champions League. Un traguardo enorme per il calcio kazako e un passaggio che ha fatto di Satpaev uno dei volti più rappresentativi di questa nuova fase.
Il talento, i numeri e la maturità hanno attirato l’attenzione del Chelsea, che si è mosso in anticipo. Satpaev è stato acquistato dal Kairat per 2,4 milioni di sterline, operazione importante per il movimento calcistico del Paese.
Il trasferimento diventerà effettivo nell’estate del 2026, quando Satpaev compirà 18 anni e potrà raggiungere Londra. Ad attenderlo ci sarà un contratto fino al 2031 e un percorso costruito con attenzione. Andrà in ritiro con la squadra di Maresca e, in base alle esigenze del club, potrebbe passare per una tappa intermedia allo Strasburgo, altra società del gruppo BlueCo, per continuare a crescere con continuità.
Il progetto Blues, per lui, prevede l’ingresso iniziale nell’U21, così come riportato nei piani tecnici del club.
Al di là dei numeri, ciò che colpisce maggiormente è il suo modo di stare in campo e di vivere le responsabilità. Satpaev viene descritto come disciplinato, concentrato, attento. Partecipa a iniziative sociali ad Almaty e affronta il suo percorso senza fretta, con l’idea chiara che il salto in Premier sarà una sfida enorme ma una possibilità da costruire passo dopo passo. Il Kazakistan, oggi, vede in lui il proprio volto nuovo. Il gol del contro il Belgio non è stato soltanto una rete: è stato un punto di svolta, la conferma che questo ragazzo non rappresenta solo un talento, ma una speranza reale per un movimento che vuole crescere.
Dal futsal ai gol nel vivaio, dal Kairat al palcoscenico internazionale, fino alla Premier League: il percorso è appena iniziato, ma ha già la solidità delle storie che prendono la direzione giusta. Satpaev ha diciassette anni. E sembra già pronto a prendersi tutto ciò che lo aspetta.
A cura di Mariapaola Trombetta
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