Il Valencia che stiamo ammirando in questa sorprendente prima metà di stagione della Liga e che sta riprendendo saldamente il suo posto tra le big spagnole verrà ricordato come il Valencia di Marcelino, degli ex Serie A Neto, Kondogbia e Zaza, del capitano Parejo e di Moreno. Dal 16 dicembre 2017 però, tra i protagonisti di cui si parlerà a proposito dell’annata valenciana prende il suo posto anche e soprattutto Ferran Torres.
Il gioiello prodotto dalla cantera del Valencia, dopo aver trovato l’esordio in Copa del Rey contro il Real Saragozza, è infatti entrato nella storia del campionato spagnolo diventando il primo calciatore nato negli anni 2000 a trovare l’esordio ufficiale, seppur per soli 9 minuti contro l’Eibar. Il 30 novembre, dopo aver trovato la prima presenza in coppa spagnola, raccontò inoltre di come il suo primo ricordo legato al mondo del calcio – e ad un pallone in generale – si riconduce ancora alla sua attuale squadra, che lo ha scovato quando aveva solo sei anni, durante una partita a livello scolastico. Il debutto in Liga, per quanto si prenda a tutto diritto il posto negli annali del campionato, è comunque solo la punta dell’iceberg di una carriera tanto breve quanto intensa. Basti pensare che al primo gol con la squadra B del Valencia, arrivato già lo scorso 26 Agosto all’inizio della prima stagione tra i professionisti, oppure all’Europeo vinto da protagonista a maggio con l’under-17 spagnola.
Torres è realmente un predestinato, un talento cristallino su cui la sua squadra vuole puntare in maniera considerevole: ecco il motivo per cui il 5 Ottobre la sua clausola rescissoria è stata triplicata passando dagli iniziali 8 milioni agli attuali 25. Su di lui si erano infatti già fiondate Real Madrid e Barcellona, pronte a tutto per non farsi sfuggire l’occasione di portare a casa un così giovane prospetto a basso prezzo, e addirittura secondo il quotidiano catalano Sport sembrava essere concreto anche l’interesse della Juventus, sempre attenta alle dinamiche iberiche.
Con il debutto in Liga di Torres, tutti i 5 maggiori campionati al mondo hanno quindi trovato il primo dei calciatori nati dopo il 2000. In Italia a primeggiare in questa particolare statistica è stato Moise Kean della Juventus, seguito in Francia da Thill del Metz, in Bundesliga da Arp dell’Amburgo ed infine da Angel Gomes, convocato da José Mourinho e fatto esordire contro il Crystal Palace nell’ultima giornata della scorsa Premier League.
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