6 gol in 7 partite in Liga, tripletta al Malaga compresa, e un avvio di stagione a dir poco convincente, pronto a rimetterlo prepotentemente in corsa per una maglia azzurra in caso di qualificazione al prossimo mondiale di Russia 2018. Simone Zaza è rinato nella sua nuova esperienza al Valencia, per un’esplosione avvenuta in questo avvio di stagione post arrivo in Spagna nella scorsa finestra di mercato di gennaio: confessatosi ai microfoni di Fox Sports, in un’intervista “dalla Z alla A” in onda integralmente domani alle 22.30 sul canale 204 di Sky, Zaza è tornato anche a parlare del discusso rigore calciato e sbagliato agli scorsi Europei contro la Germania, soffermandosi anche sul proprio futuro in azzurro: “È stato il momento più brutto della mia carriera, soprattutto per ciò che è successo dopo: colpa mia perché non ho saputo reagire immediatamente dopo quello che mi era successo. Mi ero fatto prendere dalla negatività. Però ormai è passato. Non avevo chiesto io di battere quel rigore: la verità è che in questi anni non sono stato un grande calciatore dal dischetto. Negli allenamenti con la Nazionale, però, non avevo mai sbagliato, quindi sono andato e l’ho tirato. Poi non ho dormito per più di una notte ma devo ringraziare la mia ragazza e i miei genitori che mi sono stati vicini. Comunque, prima o poi ne tirerò un altro”.
“È normale che mi piacerebbe tornare in Nazionale – ha aggiunto poi Zaza – ma se non ci sono tornato finora è perché non me lo sono meritato. Devo fare di più di quello che ho fatto e la prossima convocazione è un obiettivo, così come quella dopo ancora. Non serve neanche tanto parlare perché alla fine le decisioni non le prendo io e quindi penso solo a tenere la testa bassa e a pedalare. Ventura? No, non lo sento, perché dovrei sentirlo?”.
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