Una parabola discendente. Questa è la vita di Dale Jennings, venticinquenne esterno offensivo che nel 2011 fu acquistato dal Bayern Monaco per ben due milioni di sterline. Sette anni fa, i bavaresi cercavano il nuovo Ribery, scovando in Inghilterra, al Tranmere, quel diciottenne che sembrava avere le stimmate del potenziale fenomeno. Due milioni di sterline per strapparlo alla concorrenza, poi… il nulla. Già, perché Jennings, intervistato dal Daily Mail, ha raccontato di non essere mai riuscito a indossare la maglia della prima squadra in una gara ufficiale.
Appena due anni in Baviera, poi fu lo stesso Jennings a chiudere anticipatamente il contratto: “Avevo nostalgia di casa, volevo tornare in Inghilterra. Ero immaturo a quel tempo, avevo avuto tutto subito e non avevo capito come affrontare quell’esperienza”. Due presenze e un gol in due anni di Bayern Monaco II, troppo poco. Quindi la firma per la risoluzione, il ritorno in Inghilterra e poi… il nulla. Per due anni, dal 2016, è stato senza squadra, per poi trovare l’accordo con il Runcorn, in Non-League. Un ridimensionamento che lo ha portato a dover cercare un ulteriore lavoro, trovando un posto in uno stabilimento Amazon come magazziniere. Ex Academy del Liverpool, Jennings rivela: “Ho lasciato i Reds a 15 anni dopo 8 di permanenza per essere più forte, sono andato al Tranmere per crescere e…”. E il resto è storia, purtroppo, quella di un potenziale grande decaduto. Dale Jennings, dal Bayern alla Non-League.
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