Il suo Camerun fatto di sogni e pallone. La guerra in Libia. Un viaggio tra la vita e la morte, in mare per tre giorni fino al suo arrivo in Italia. Lampedusa, poi Padova. “Non ho mai perso la speranza” ci disse Emmanuel, commosso. La storia di questo ragazzotto sempre sorridente cresciuto nel mito di Roger Milla ve l’abbiamo raccontata qualche settimana fa. Ci siamo emozionati, con il cuore in mano. E la soddisfazione più bella arriva giusto in queste ore. “Il Mattino” di Padova ci svela come i compagni di Ema – Campodoro Limena, seconda categoria – abbiano deciso di tassarsi per pagargli il viaggio in Camerun dalla famiglia, quella famiglia che Ema non vede da quasi sei anni. Solidarietà, fratellanza. Quando il calcio unisce.
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