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Difendere nel segno della modernità: chi è Daijiro Chirino, il talento dell’Almería che piace alla Serie A

Daijiro Chirino, talento dell’Almería (Imago)

Nazionalità olandese, buon fisico e abilità in impostazione: chi è Daijiro Chirino, il talento dell’Almería tra i profili più interessanti della Segunda División spagnola

A soli 23 anni, il profilo del giocatore che stiamo per proporvi ha già messo nel proprio bagaglio un percorso calcistico intenso tra Olanda e Spagna. Parliamo di Daijiro Chirino, difensore nato a Zwolle (nei Paesi Bassi) il 24 gennaio 2002, che porta nel suo DNA tutta quella cultura calcistica olandese che ha plasmato generazioni di difensori moderni, capaci di costruire dal basso, comodi in possesso palla e dotati di una spiccata intelligenza tattica.

Nonostante la trafila nelle giovanili degli Oranje sia con l’U17 che con l’U18, le sue origini multiculturali – di discendenza indonesiana e di Curaçao – l’hanno portato a decidere di non rappresentare la nazionale allenata da Ronald Koeman, bensì le Antille Olandesi. Formazione che nella sua storia ha occupato la 98esima posizione come miglior piazzamento nel ranking FIFA.

Il viaggio di Chirino nel calcio professionistico è iniziato allo ZAC Zwolle (club del quartiere di Waterwijk), piccola squadra locale dove ha mosso i primi passi insieme a quello che sarebbe diventato un suo grande amico: Jayden Oosterwolde. I due, cresciuti fianco a fianco nel settore giovanile, hanno seguito strade parallele ma divergenti. Mentre Oosterwolde ha trovato la sua dimensione al Fenerbahçe dopo l’esperienza italiana con il Parma, Chirino ha scelto di giocare in Olanda.

Il debutto ufficiale tra i professionisti è arrivato nell’agosto 2022 nell’Academy del PEC Zwolle, squadra dell’Eredivisie. Poi, nell’estate del 2023 il giovane talento ha compiuto il grande passo: lasciare l’Olanda per approdare in Spagna. Prima con il Castellón grazie a Dick Schreuder, allenatore olandese che ha voluto portare con sé oltre a lui alcuni dei suoi connazionali più fidati (l’ex Ajax e Fenerbahçe Haris Medunjanin e l’attaccante Gervane Kastaneer). Squadra allora in terza divisione, con cui il difensore ha conquistato la promozione in Segunda División da assoluto protagonista (in due stagioni 79 presenze, 5 assist e un gol). Poi all’Almeria, nella “Serie B” spagnola, dove oggi sta trovando sempre più continuità con il bottino delle reti segnate arrivato già a 3.

Il profilo tecnico di Daijiro Chirino: modernità e margini di crescita

Ma di che tipo di calciatore stiamo parlando? Daijiro Chirino rappresenta l’archetipo del difensore moderno: alto 185 centimetri, di piede destro ma capace di giocare sia come terzino che da centrale su entrambi i lati della retroguardia. Il suo stile riflette la formazione olandese ricevuta: ottimo nel possesso palla, ama partecipare alla costruzione dal basso con passaggi progressivi che aiutano la squadra a superare il pressing avversario. Anche in fase di attacco, con avanzamenti veloci in transizione.

Modernità espressa anche fuori dal terreno di gioco. Come dimostrano i suoi profili social (6mila i followers su Instagram), connubio tra sobrietà e lusso, dove Chirino abbina alle foto di campo attimi di vita quotidiana. Dai posti visitati in vacanza alla passione per le super car. Sempre però accompagnata da un pallone, campi in erba o spiagge tropicali che siano.

Un gol di Chirino (Credits: Screen YouTube LALIGA YPERMOTION)

L’Almería e il futuro: la Serie A all’orizzonte

Dal 6 luglio 2025, Daijiro Chirino ha compiuto un ulteriore salto di qualità firmando un contratto quinquennale fino al 2030 con l’UD Almería. Club andaluso con ambizioni di ritorno immediato in Liga dopo la retrocessione arrivata nel 2024. E l’investimento di circa 2 milioni di euro fatto dal club per strapparlo al Castellón è un segnale chiaro.

In poco tempo il calciatore ha già dimostrato di sapersi adattare a contesti diversi e la sua duttilità ha attirato l’attenzione in giro per l’Europa. Anche in Italia, con diversi club che hanno dimostrato il proprio interesse dalla Serie A. Il prezzo è fissato: si parla di almeno 15 milioni di euro per assicurarsi un investimento sul futuro che potrebbe rivelarsi un colpo da novanta.

Simone Pagliuca

Nato nel 2001 con origini campane ma stabilito nel bresciano. Laureato in Scienze della Comunicazione, con il sogno di raccontare le emozioni che provo guardando il calcio, dai più piccoli talenti che giocano sulle spiagge fino ai campioni che calcano i più grandi stadi del mondo. Emozionarmi per emozionare: un "uno-due" che, si spera, possa andare in gol.

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