Da Sforzini e La Camera a Pelizzoli: l’analisi sul mercato del Pavia del dg Bignotti

Una ventina di operazioni tra arrivi e partenze: al consulente di mercato Antonino Imborgia era stata chiesta una rivoluzione e rivoluzione è stata. Il Pavia cambia volto per necessità, come è stato ribadito dal dg Nicola Bignotti: “Il girone di andata si è chiuso male per noi. C’era la necessità di mettere mano a una squadra che non stava rispettando le ambizioni di inizio campionato. Io, proprietà e consulente di mercato abbiamo ritenuto che uno o due acquisti servissero a poco o nulla. Ero stato molto chiaro col presidente Zhu l’ultima volta che è venuto a Pavia: lui mi ha detto di voler vincere subito, siamo intervenuti sul mercato con queste premesse. Cambiare molto può essere un rischio, ne siamo consapevoli. Ma adesso pensiamo di avere i mezzi per provare a raggiungere il nostro obiettivo: la B”.

Un mercato che ha visto l’arrivo di un attaccante consumato come Ferdinando Sforzini, in uscita dall’Entella di Aglietti, e soprattutto di molti giovani come Elio De Silvestro (’93) e Jacopo Manconi (94’) in prestito rispettivamente da Lanciano e Novara. Ma non sono mancati i colpi a sorpresa: al Pavia sono arrivati anche giocatori di esperienza internazionale come il maltese Rowen Muscat (‘91) e il ceco Jiri Kladrubsky (85’): “Quelli bravi sono bravi ovunque. Muscat è un buon giocatore e lo ha dimostrato anche in partite importanti, parla l’italiano e si sta ambientando velocemente. Anche Kladrubsky è un giocatore di qualità. Lui e Muscat hanno grande voglia di dimostrare il proprio valore in Italia”. Negli ultimi giorni è stato ufficializzato l’arrivo di un altro straniero, il brasiliano Dentello Azzi (’94) in prestito dallo Spezia: “È un giocatore alla Manconi: può fare sia l’esterno d’attacco che supportare la punta centrale”. Ma il club lombardo ha puntato anche sull’esperienza: “Sono arrivati giocatori che hanno già vinto dei campionati, come Giuseppe Pirrone. Abbiamo creato un mix tra giocatori di esperienza e giovani ambiziosi, che conoscono la Lega Pro o che l’anno scorso hanno fatto bene in questa categoria e poi magari non hanno trovato spazio in categorie superiori, come Kastriot Dermaku”. Tra i possibili arrivi nella giornata di lunedì ha tenuto banco l’ipotesi Ivan Pelizzoli, svincolatosi recentemente dall’Entella: “Ivan ci è stato proposto, ma il nostro portiere titolare è Facchin. Conosco Ivan, abbiamo lavorato insieme in passato e lo ritengo un ottimo giocatore. Ma noi siamo a posto così. Ci teniamo stretto Facchin, che è uno dei migliori portieri del campionato”.

Per quanto riguarda le cessioni, sono andati via sia Giovanni La Camera che Caio De Cenco. Col primo, passato al Como nelle ultime ore della giornata di lunedì, il rapporto si era esaurito da tempo: “La Camera non faceva più parte del nostro progetto, è stato reinserito in rosa solo per necessità nelle ultime partite. Consideriamo il Como una destinazione adeguata per lui. Ha ancora due anni di contratto col Pavia, ma sarebbe stato controproducente per entrambe le parti non trovargli una destinazione nel medio termine”. Diversa la situazione per De Cenco (’89), sul quale la società cinese continua a credere: “Lo abbiamo dato in prestito al Trapani, il suo contratto con noi scade tra due anni. È stata una trattativa lunga perché la società siciliana chiedeva un diritto di riscatto, anche a cifre importanti. Noi siamo stati subito chiari: non vogliamo vendere i nostri giocatori di valore. Abbiamo dato al giocatore la possibilità di fare la Serie B quest’anno, ma ce lo teniamo stretto soprattutto qualora dovesse dimostrare di valere quella categoria”. In casa Pavia non sono mancate anche le voci di possibili cessioni illustri: “Il procuratore di Ferretti aveva parlato dell’Avellino come eventuale destinazione dell’attaccante, ma né io né Imborgia siamo stati contattati. Credo che la concorrenza di Sforzini possa solo fargli bene. L’Entella ci ha chiesto Cesarini, ma noi non abbiamo voluto privarci di un giocatore come lui. Non abbiamo fatto partire nessuno dei giocatori importanti e abbiamo sostituito tutti giocatori che ritenevamo giusto sostituire.”.

Il dg Bignotti ha piena fiducia nei confronti di Imborgia, che resterà consulente di mercato per il Pavia nei prossimi mesi: “Siamo molto soddisfatti di lui: ha saputo operare bene tenendo conto del budget che gli è stato messo a disposizione. Ha fatto un mercato importante con contratti logici per la nostra società. È stato bravo a rivoluzionare la squadra senza sbilanciare più di tanto i conti. Per di più avremo la possibilità di rinnovare il prestito oppure di riscattare a nostro favore tutti i giocatori che sono arrivati. Il rapporto con Imborgia continuerà fino a giugno”.

A Pavia si augurano che i tre punti arrivino già da sabato. La vittoria al Fortunati manca dallo scorso ottobre: allora c’era ancora Michele Marcolini sulla panchina azzurra, ma soprattutto c’era un’altra squadra. Quella che non aveva conosciuto la rivoluzione firmata Antonino Imborgia.

A cura di Simone Lo Giudice.