C’era una volta un illusionista semplicemente dotato di maglia blaugrana e piedi fatati, capace di far sparire dal nulla il pallone agli avversari sui campi da calcio. Anzi, per nostra fortuna questo illusionista di smettere di giocare a calcio proprio non ne vuole sapere. E da oggi la sua leggenda vivrà per sempre visto che un domani, quando i ricordi delle sue gesta svaniranno, a chi vorrà conoscere il fenomeno di Andrés Iniesta basterà leggere la sua biografia ‘La jugada de mi vida’, presentata proprio oggi dal giocatore del Barcellona e scritta in collaborazione con Ramon Besa e Marcos López.
Chi conosce Iniesta ha rivelato che avere la possibilità di realizzare una propria biografia è sempre stato un suo sogno nel cassetto, diventato poi realtà nel 2012 grazie ad un semplice messaggio inviato proprio a Marcos López: “Che ne dici di aiutarmi?”. Impossibile dire di no. Proposta accettata al volo ed eccoci qua, alla presentazione andata in scena al Corte Inglés di Barcellona: “Avevo questo sogno dentro di me da tempo. Voglio condividere il mio modo di vivere la vita e lo sport – ha dichiarato Iniesta -. Grazie a questi due fenomeni è stato tutto più semplice, ma soprattutto è stato realizzato con grande naturalezza”.
Il numero 8 del Barcellona, oltre al capitolo libro, ha poi voluto tornare alla più semplice normalità, rispondendo ad alcune domande sul particolare momento vissuto dal club blaugrana: “Non so se il pareggio contro l’Atlético siano due punti guadagnati o persi, ma ci serviranno a guardare avanti. Messi? Speriamo recuperi prima possibile, con lui siamo molto più forti anche se è il collettivo a vincere ed i singoli servono per migliorarlo”. Senza dimenticare il botta e risposta tra Xavi e Cristiano Ronaldo, soffermandosi solo sull’esaltazione dell’ex compagno e parlando anche del rapporto con Luis Enrique: “Xavi è un mito ed una leggenda per ogni giocatore: uno che col Barça e con la Nazionale ha vinto tutto. Con Luis Enrique, sia ora che quando giocavamo insieme, abbiamo sempre avuto un buon rapporto. Io sono uno che vuole giocare sempre e posso dire che in questi due anni con lui mi sto godendo il calcio come mai mi era successo prima”.
Insomma, da illusionista a biografo, Andrés Iniesta. Ma solo momentaneamente: meglio tornare a vestire gli scarpini prima possibile così poter avere la possibilità magari di aggiungere nuove pagine a quella biografia tanto agognata. E visto il giocatore – sublime – non ci sarebbe da stupirsi.
Alberto Trovamala
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