Categories: Interviste e Storie

Da Caramanico alla finale di Tim Cup, la lunga corsa di Simone Inzaghi

Corre. Corre veloce e non si ferma. Come quand’era ragazzino, insieme a Pippo, quando i due avrebbero giocato anche scalzi o coi dolori. Corre, Inzaghi. E va veloce. Come la “sua” Lazio, come Immobile che si invola tutto solo davanti ad Alisson. Come i pensieri, proprio loro. Quelli di chi doveva andare a Salerno e ora si giocherà una finale di Tim Cup. Corre. Come i mesi dell’anno che separano il ritiro di Auronzo al derby di Roma. Quando i tifosi, scontenti dal “no” di Bielsa, chiamavano gli alberghi per disdire le prenotazioni: “Ma sì – dicevano – tanto finirà come gli altri anni…”. E invece. Corre come Milinkovic-Savic, uno che con Pioli giocava e non giocava, ma che ora è diventato indispensabile. “Milinkocrazia”. Roba che contro la Roma ne fa due tra andata e ritorno diventando un idolo. Corre, Inzaghi, lungo la linea laterale, accompagnando in rete il destro di Immobile, quello della sicurezza che significa “finale”. Un giocatore voluto da lui, e che ora si gode le sue 21 reti con la Lazio. Bomber.

Corre, inoltre, verso la compagna Gaia, che a fine partita gli ha preparato una torta per festeggiare i suoi 41 anni. E guai a non arrivare in tempo: “Il compleanno più bello della mia vita”. Mica per altro, quanto per una Lazio plasmata a modo suo e grazie a tre parole: “Testa, cuore, umiltà”. Anche coraggio. Quello di rischiare i famosi “suoi ragazzi” che si è portato dietro dagli Allievi. Coraggio, sì: quello di mettere Lombardi titolare contro l’Atalanta, uno che ad Auronzo neanche doveva andare; di far giocare Murgia, di lanciare Strakosha a San Siro contro il Milan. Di richiamare Crecco dal prestito all’Avellino. Infine, di gestire la “grana” Keita nel migliore dei modi, col dialogo e i discorsi. Con la panchina. E la nomea di “spaccapartite”. Perché per lui, i giocatori, sono “come dei figli”. Il gruppo è tutto.

Corre, Inzaghi. E magari, nel mentre, guarda indietro a quel 3 aprile di un anno fa, quando subentrava a Stefano Pioli dopo aver visto la Lazio perdere un derby 4-1. Tutta un’altra musica adesso. “Realizzo un sogno”. Iniziato a Caramanico, in Abruzzo, con gli Allievi Regionali e uno staff rimasto intatto, dal “Prof” Fabio Ripert a Ferruccio Cerasaro, fido match analyst. Uomini vincenti per una sfilza di titoli, dal primo trofeo ad Amatrice alla Supercoppa Primavera, passando per il titolo di Allievi Nazionali e due Coppe Italia. #Greenline. Corre, Inzaghi, più forte delle critiche di inizio anno, ripensando alla promessa di Lotito dopo aver vinto il titolo regionale: “Simo, ti porto in Serie A”. Profetico, intuitivo, emblema di una rivincita che parte da lontano, da quei troppi infortuni pagati negli anni quand’era calciatore. Oggi Inzaghi non ci pensa più, corre e basta. Ha la sua Lazio, i suoi ragazzi e la sua finale. Un elogio di chi ci ha creduto. Dritto per la sua strada e coi suoi dogmi: “Testa, cuore, umiltà”. Chapeau.

Francesco Pietrella

Share
Published by
Francesco Pietrella

Recent Posts

Atalanta, la probabile formazione contro l’Udinese

Ademola Lookman, Atalanta (Imago) Le possibili scelte di Gasperini per la trasferta di Udine È…

41 minuti ago

Everton, ufficiale l’arrivo di Moyes come nuovo allenatore

David Moyes, nuovo allenatore dell'Everton(Imago) I Friedkin hanno affidato la panchina dell'Everton a David Moyes…

1 ora ago

Pellegrini: “La Roma è casa mia. Mai pensato di lasciare, non sono uno che scappa”

Il capitano giallorosso ha raccontato il proprio momento in un'intervista Lorenzo Pellegrini, Roma - Credits:…

1 ora ago

Juventus, la probabile formazione contro il Torino

  Le probabili scelte di Thiago Motta per il derby contro il Torino. Si avvicina…

2 ore ago

Napoli, Billing è arrivato a Villa Stuart per le visite mediche | FOTO

Le immagini di Billing prima delle visite mediche a Villa Stuart Il nuovo centrocampista azzurro…

2 ore ago

Prime pagine: “Rashford vuole il Milan”, “Spaventus”

Le prime pagine dei principali quotidiani sportivi in edicola oggi, sabato 11 gennaio La 20ª…

2 ore ago