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Da Brignoli a… Brignola! L’esordio del classe ’99: il ragazzo di Benevento con il cuore rossonero

Da Brignoli a…Brignola! Il pomeriggio del Benevento di De Zerbi è fantastico anche per questo. Brignoli ha regalato il primo punto della sua storia in Serie A al Benevento, con un colpo di testa preciso che lo posiziona di diritto – se non al primo posto – nella Top 10 dei gol più pazzi e importanti della storia del calcio. Lui però, Alberto Brignoli, di mestiere fa il portiere. Bello (per il gol) e bravo per la personaità e i tempi d’inserimento.

Enrico Brignola, invece, di mestiere fa l’attaccante e oggi ha esordito in Serie A. Altra magia, altra storia. Lui che in 3 mesi era passato dagli allievi nazionali all’esordio in Serie B contro il Latina. Lui che aveva fatto innamorare Bruno Conti che lo aveva voluto a Roma. Una benedizione importante, anzi mondiale. E poi oggi l’esordio. Insperato e insperabile, con la maglia numero 99 sulle spalle. E tanta voglia di fare bene perchè esordire contro il Milan può farti tremare le gambe, emozionarti a tal punto da non riuscire a fare nemmeno le cose più semplici. Eppure non è andata così. E’ stato De Zerbi a capire per primo cosa potesse provare un ragazzo del ’99 che fino ad oggi era abituato a vedere campioni come Bonucci e Biglia in televisione. “Quando sono entrato il mister mi ha detto di entrare in campo con serenità e di divertirmi. Credo di averlo fatto e sono entusiasta di questo pareggio. Sono felicissimo e per me è un giorno davvero particolare. Il mio sogno era quello di giocare in serie A e l’ho raggiunto“.

Incredulità (pensava di esordire contro l’Atalanta) e tanta felicità per un ragazzo che è abituato a bruciare le tappe. Una gioia irrefrenabile per lui che a Benevento non solo gioca, ma ci è anche nato. E oggi ci ha anche esordito contro il suo Milan. Già perchè il cuore da bambino batteva per i colori rossoneri. Doppia emozione. Un esordio come tanti, penserete. Più particolare di altri magari. Ma non è così. In un momento complicato per il movimento del calcio italiano storie così fanno bene e vuol dire che c’è chi crede in ragazzi italiani e determinati a non perdere tempo. Come lui, come Brignola, che non ha mollato mai anche quando a Roma trovava poco spazio anche se lui quando giocava faceva la differenza. E Bruno Conti continuava ad innamorarsene giorno dopo giorno tanto da voler ridiscutere i termini del riscatto alla fine della stagione 2015/16 per poterlo trattenere a Roma. Ma il Benevento non ha fatto sconti. Se lo è ripreso, lo ha coccolato e gli ha dato la possibilità di esordire in A e in B.

E ora il Benevento gode con Brignoli e con Brignola. Tra i due ci passa il ruolo e una vocale, quella finale, la “i” di ultimi, e la “a”: quella di Brignola, quella di Serie A.

Jonathan Manca

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