La nuova esperienza con l’Empoli e la preparazione della stagione di Serie A. Roberto D’Aversa, ospite a Sky Sport 24, ha raccontato le sue sensazioni dopo le prime settimane di lavoro con i toscani.
D’Aversa ha parlato del primo impatto avuto all’Empoli in questi primi giorni di ritiro: “Siamo partiti bene, il vantaggio è quello di avere già avuto qualche giocatore in passato. È un gruppo di ragazzi giovani e quando si parte per una nuova stagione c’è sempre entusiasmo. Sarà una stagione difficile, per fortuna sto lavorando con una squadra giovane e di bravi ragazzi che mi seguono minuto per minuto“.
Sul mercato e la rosa a disposizione: “Esposito è un giovane di prospettiva e molto forte, deve sistemarsi sotto alcuni aspetti e può ambire a palcoscenici molto più importanti. Mercato? Ora sono impegnato solo sui giocatori che sto allenando adesso ogni giorno due volte al giorno e che devono rendere al massimo per quello che possono fare“.
Poi sulla fiducia del presidente Corsi: “Le parole di Corsi nei miei confronti sono state bellissime, da parte di un presidente che è un grande conoscitore di calcio, molto preparato sotto ogni punto di vista, che si preoccupa dell’aspetto fisico e tattico degli allenamenti. La scelta doveva essere coraggiosa e lui ha avuto il coraggio di scegliere un allenatore come me. Empoli è una squadra che da sempre lavora coi giovani“.
D’Aversa ha proseguito ancora sul presidente: “In tantissimi anni Corsi ha dimostrato di far calcio in una città piccola come Empoli e con una gestione familiare. Come detto, è un grande conoscitore, è un competente a 360 gradi che non a caso fa calcio da 30 anni“.
D’Aversa ha poi parlato dell’episodio negativo dell’ultima esperienza al Lecce, che l’ha visto tirare una testata a Henry del Verona prima di essere esonerato: “Per me era molto importante ripartire dalla categoria che mi ha visto commettere un errore e che ha dato un’immagine di me che non mi rappresenta. Ho sbagliato e ne ho pagato le conseguenze, mi scuso ancora ma ora voglio che si parli solo di campo“.
A proposito di giovani, D’Aversa ha risposto anche a una domanda sull’ex Empoli Baldanzi: “È un giocatore di qualità, uno di quelli che ogni allenatore vorrebbe nella propria squadra e che ti fanno vincere le partite. Credo che lui debba fare un percorso in cui si deve affermare in una piazza come Roma, poi se dovesse decidere di tornare a Empoli saremmo ben felici di accoglierlo, ma da quello che mi risulta non c’è questa possibilità“.
Infine, un commento sui giocatori che servono all’Empoli: “Io penso che nel calcio siamo abituati a parlare troppo della carta d’identità, quindi di giovani o esperti. Io credo nei giocatori forti e meno forti. Se un allenatore vede un giocatore sul campo che merita penso che non ci sia da ragionare sull’età, ma solo sul forte o meno forte. Non dobbiamo avere paura di far giocare chi è meritevole, quindi non bisogna avere preclusioni su un 2004 o un 2007“.
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