Dall’hub vaccinale alla falegnameria del padre per sviluppare i primi lavori: poi, l’incontro con Cutrone, Olly. E un sogno nel cassetto: “La consegna dei miei sogni a una leggenda del Milan”. La nostra intervista all’artista comasco
Quando la tua più grande passione ti permette di trascorrere una giornata con un calciatore di Serie A: “Ho portato i miei quadri al ‘Ristorante Canottieri’, l’Hospitality del Como: al titolare sono piaciuti molto, compreso il ritratto di Cutrone. Da lì, ho parlato con il club per organizzare un incontro con lui: gliel’ho consegnato e mi ha ringraziato. Mi ha detto che lo appenderà a casa sua”. A parlare è Lorenzo Cantaluppi, artista comasco che dal 2021 unisce Pop Art, riciclo creativo e passione sportiva.
Reiventare per reiventarsi, grazie all’arte. “Tutto è iniziato durante il Covid. Lavoravo per un hub vaccinale: durante i miei turni, notavo che c’erano centinaia di tappi per gli aghi delle siringhe utilizzate per somministrare i vaccini destinati alla raccolta differenziata della plastica”.
Poi, l’intuzione: “Ho deciso di raccoglierli, dividerli in base ad altezza e marca, colorarli e accostarli per creare opere 3D”.
Da quel giorno, Lorenzo si è più fermato. L’artista del pallone – così lo chiamano i suoi amici – ha iniziato ad autopromuoversi girando il comasco (e non solo) con le sue opere sottobraccio.
Quello di Cutrone è solo l’ultimo di una serie di progetti realizzati negli anni. Dall’hub vaccinale alla falegnameria del padre, Lorenzo è riuscito a sperimentare nuove tecniche in stile Pop Art: “Il primo soggetto è stato Marylin Monroe. Poi ho iniziato con il calcio”.
E proprio grazie all’attaccante del Como, l’obiettivo è di arrivare a un altro giocatore: “Ho un quadro pronto per Nico Paz. Vediamo se riusciamo a organizzare qualcosa anche con lui. Magari proprio con l’aiuto di Patrick”.
Dal calcio alla musica, quella di Lorenzo è una passione che attraversa più mondi. Un esempio? L’ultimo Festival di Sanremo: “Ho sfruttato questa opportunità, ho trovato un bar di fianco all’Ariston per esporre i miei quadri”. Tra i vari ritratti realizzati, si potevano trovare di Achille Lauro, quello di Giorgia e, naturalmente, quello del vincitore: “Girando un po’ per la città sono riuscito a incontrare i cantanti: a Olly l’ho consegnato di persona. Ne ho anche uno pronto con il logo della Sampdoria”.
Anche se la consegna dei sogni è a un giocatore del Milan, la squadra del cuore. Magari a Kakà: “Il mio idolo da bambino”. La strada continua. Un ritratto alla volta.
A cura di Lorenzo Bloise e Nicolò Franceschin
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