Duecentosettantatré gol in carriera, dei quali 18 realizzati con la maglia del Milan e 45 con la maglia dell’Inter. Hernan Crespo può permettersi un giudizio sui bomber che stasera potrebbero decidere il derby di Milano, Patrick Cutrone e Mauro Icardi. Si parte dal prodotto del settore giovanile dei rossoneri:
“Cutrone? Non potevo prevedere la sua esplosione, sono mica un mago, ha appena cominciato a giocare in Serie A” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Però ne avevo sentito parlare bene, nelle giovanili del Milan era molto stimato. E poi è stato bravo, una volta che l’hanno chiamato sul palcoscenico più importante, a farsi trovare pronto. mi piace il modo in cui attacca gli spazi. Sa leggere con anticipo l’azione, detta il passaggio a destra o a sinistra. E mette tutti i suoi muscoli a disposizione della squadra. Non è poco, e Gattuso è decisamente contento. Ha una furbizia da veterano. Ma questa qualità non dipende dall’età: ce l’hai nel sangue. Cutrone è generoso nel modo di giocare e furbo nell’infilare gli avversari. Attenzione, non ho detto che è già un fenomeno, ma ha tutto per diventarlo”.
Icardi è già un veterano: “Icardi è già maturo ma ha ampi margini di miglioramento. Lo seguo da quando ancora giocava nella Sampdoria. Ha fatto grandi passi in avanti da allora, però non ha ancora finito il percorso. È un grande, per il bene della mia Argentina mi auguro diventi un grandissimo. Quest’anno, e un po’ anche l’anno scorso, ha cominciato a partecipare alla manovra della squadra, e questo è un aspetto fondamentale. Prima era letale in area di rigore, e basta. Adesso dialoga con i compagni, detta i passaggi, rientra. Quando attacca lo spazio alle spalle del difensore centrale. In quella zona non sai mai con chi andare a chiudere. Con lo stopper? Con il terzino? Il tempo di pensarci e lui ti punisce. Leader? Direi di sì.Icompagni lo rispettano, lo hanno individuato come un punto di riferimento. In una squadra non è la fascia a fare il capitano, ma il giudizio che il gruppo ha di quell’elemento. E mi sembra che Icardi sia riconosciuto come un pilastro fondamentale”.
Pronostico: “Partita tesa, nervosa, molto tattica. Non vedo un favorito. Dico che sarà una sfida da giocare più con la testa che con le gambe”. L’intervista integrale nelle pagine de La Gazzetta dello Sport.
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