Oggi è uno di migliori esterni in giro per l’Europa, all’inizio della sua carriera però, Juan Cuadrado ha dovuto faticare molto per trovare la sua dimensione: “All’inizio della mia carriera, in Colombia, ho giocato anche da terzino: lo ho fatto per emergenza – Ha spiegato ai microfoni di Juventus TV – perché mancavano i titolari, ma devo dire che giocai bene”. Tanti sacrifici, altrettante corse sulla fascia, fino a raggiungere l’obiettivo di giocare in Italia: “Un cammino lungo e impegnativo per me: all’inizio in Italia giocavo poco, ma ho sempre trovato la determinazione necessaria, mi sono sempre ripetuto che non mi sarei mai voltato indietro e così è stato”. Prima Udine, poi Lecce, Firenze fino ad arrivare a Londra, nel Chelsea. Lì poco spazio e la chiamata della Juve: “Qui ho trovato una società speciale: ti viene spiegato che devi lavorare sempre, per l’obiettivo della vittoria, e anche per i tuoi compagni. Questa mentalità vincente, e il sacrificio per la squadra sono cose molto belle, perché vedo che tutti noi siamo pronti a dare una mano, a lavorare per il gruppo e il collettivo”.
Primo gol in bianconero? Nel derby: con il Torino ha scelto una partita mica male Cuadrado per mettere per la prima volta la sua firma: “Fu un gol importantissimo, arrivavamo da un periodo difficile e se avessimo perso quella partita sarebbe stato un problema”. La stagione però alla fine fu di quelle importanti, in Italia e in Europa: “Anche la sconfitta contro il Bayern ci insegnò moltissimo”. La Juve si sta ripetendo anche quest’anno e ha tutte le intenzioni di arrivare in fondo ad ogni competizione in cui è impegnata: “Bergamo forse non abbiamo giocato da Juve, ma anche questo piccolo stop ci è utile, non dobbiamo essere negativi. Tutto serve per crescere: stiamo disputando una grande stagione, da quando il Mister ha cambiato il modulo di gioco tutto è cambiato: noi abbiamo lavorato come un grande gruppo, mettendoci tutti a disposizione”. Ad attendere i bianconeri ci sarà una doppia sfida con il Monaco che vale una finale di Champions: “La partita contro l’Atalanta ci sarà utile per quella di mercoledì: anche il Monaco è una squadra che corre molto, è giovane. Noi dobbiamo giocare con la nostra solita compattezza, sarà una partita difficilissima e dovremo essere molto attenti, mettendo in campo la nostra solita voglia e la nostra fame”.
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