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​Cruz, gol (e mezzo) con dedica per la Chape: la Fidelis Andria ferma la capolista Juve Stabia

Non è un goleador, e le cifre lo raccontano: 3 reti in 13 presenze sin qui. Ma è un lottatore, e quando va a segno raccoglie per questo abbracci intensi e calorosi dai suoi compagni e dal suo tifo. Ritratto di Sergio Cruz, 28enne di Rio de Janeiro che ha attribuito una dedica speciale al gol (e mezzo) che ha permesso oggi pomeriggio alla Fidelis Andria di battere la Juve Stabia al “Degli Ulivi” per 2-1 e affondare la capolista del girone C di Lega Pro: un colpo di testa al 4’ su cross di Tito, una puntata da futsal, insidiosa e deviata alle spalle del proprio portiere Russo da Cancellotti, all’alba dell’ultimo quarto di gara, e i tre punti sono rimasti al “Degli Ulivi”, lanciando gli uomini di Favarin a quota 25 punti in classifica.

Da brasiliano, il primo pensiero è per i ragazzi della Chapecoense, scomparsi nel drammatico incidente di sette giorni fa: “E’ un gol dedicato ai ragazzi scomparsi-racconta Cruz-è stata una notizia orrenda per tutto il mondo del calcio: io credo che però siano andati in un posto migliore, mi piace pensare questo”. Segno della croce e dedica al cielo: non può essere stato un gol come gli altri. Unito a una prova a tutto campo, ha permesso al numero 23 biancoazzurro di conquistare la palma di migliore in campo: “Il nostro allenatore ci chiede di aggredire alti, dobbiamo essere i primi difensori: è ovvio che segnare fa sempre piacere, mi piacerebbe attribuirmi una doppietta ma non credo che la Lega sarà d’accordo (ride, ndr). Sono in un periodo in cui le gambe girano e il lavoro alla lunga paga”.

Il fattore C è quello che funziona in casa Fidelis: C come Cruz, C come Cianci, 20 anni e compagno di attacco e fatica, nonché cugino… d’arte del centrocampista del Vicenza Nicola Bellomo. “Con Pietro componiamo una coppia che lavora in fase difensiva e offensiva, corre su tutti i palloni e da il massimo fino alla fine: c’è grande intesa con lui e anche oggi l’abbiamo dimostrato” ammette Cruz. La classifica si è colorata di prospettive interessanti, con l’Andria in piena zona-playoff, e sabato sarà tempo di sfidare la Reggina nella trasferta del “Granillo”. Cruz, che in Puglia è arrivato in prestito dal Chievo Verona, predica calma: “Dobbiamo mantenere inalterata la nostra identità e restare con i piedi per terra: se non corriamo, rischiamo di perdere con tutti. Guardare la classifica ora davvero non serve”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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