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Maric, da Gerrard e il jet di Berlusconi alla tripletta salvezza con il Crotone

Ne è passato di tempo da quando nell’estate del 2020, un jet privato di Berlusconi era atterrato in Croazia, più precisamente a Zagabria, per prelevare Mirko Maric dall’Nk Osijek. Ancora oggi l’attaccante croato (ma nato in Bosnia) è l’acquisto più costoso del Monza, ma a distanza di 566 giorni tutto cambiato.

LEGGI QUI LA STORIA DELL’ALTRO ATTACCANTE DEL CROTONE: SAMUELE MULATTIERI

Una prima annata difficile con il Monza

Mirko è andato in prestito al Crotone e ieri nel derby contro il Cosenza (leggi qui l’approfondimento su Gaëtan Laura), ha segnato la sua terza tripletta in carriera. La prima in Italia. Ma cosa è successo in Lombardia nell’ultima stagione per portarlo alla decisione di spostarsi più di mille chilometri a sud? Beh, la prima annata in Serie B non è proprio andata secondo i piani: 21 presenze e solo due reti. Troppo poco per un club che puntava (e punta) alla Serie A.

Da quel campionato, invece, arrivava proprio il Crotone che in questo momento, però, sta lottando per non retrocedere. Maric non avrebbe mai pensato di lottare per la salvezza, eppure dopo un anno psicologicamente difficile ha dimostrato di essere ancora l’attaccante che si era visto in Croazia, dove la sua media era praticamente di un gol ogni due partite.

Crotone: obiettivo rinascita e salvezza. E in quella tripletta c’è tutto il Mirko non si è ancora visto

La lotta per rimanere in B è passata, come detto, anche nel derby di ieri sera: un match in cui si è visto chi è il vero Mirko Maric: dal primo gol in cui quasi ci rimette una botta alla testa contro il palo alla rete del pareggio nei minuti finali, di rapina, che ha sancito il risultato finale, 3-3.

 

E pensare che avrebbe potuto giocare con Jermain Defoe (ottavo marcatore di sempre in Premier League) ed essere allenato da Steven Gerrard ai Rangers in Scozia. Non so nemmeno chi sia” dirà di lui in seguito la leggenda del Liverpool. Ma forse meglio così. La zona playout dista solo 5 punti e la salvezza per uno come lui sarebbe la redenzione più grande. E di jet privati verso Monza o la Gran Bretagna può farne anche a meno, a Crotone ci sarebbe proprio un “bel Maric” per godersi le vacanze dopo aver raggiunto l’obiettivo stagionale, e chissà anche aver convinto il club a riscattarlo.

 

Andrea Molinari

Nato a Verona nel 1998, il mio primo ricordo vivido legato al calcio è Shevchenko che sbaglia un rigore contro il Bayern Monaco. Grazie a lui (e anche a Kakà) da piccolo mi sono innamorato del pallone. Ma lui non lo sa. Sì, perchè ho giocato anche, purtroppo senza risultati. Nato attaccante, sono finito a fare il terzino: di solito succede a quelli con i piedi quadrati. Oggi provo a dimostrare questo amore scrivendo.

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