Interviste e Storie

Dai fischi alla standing ovation: l’eterno Perisic batte la Francia nel “suo” stadio

Ivan Perisic con la maglia della Croazia (IMAGO)

Ivan Perisic sta vivendo la sua seconda giovinezza: numeri e prestazioni della bandiera croata, decisivo nella sfida di Nations League 

Ivan Perisic sta vivendo la sua seconda giovinezza. Nel match d’andata dei quarti di finale della Nations League, vinto dalla Croazia per 2-0 sulla Francia, l’esterno croato ha messo in mostra l’ennesima prestazione da 10 in pagella. Alla sedicesima stagione tra i professionisti, l’ex Inter e Bayern Monaco è stato fondamentale nella vittoria della sua Nazionale contro Mbappè e compagni.

Perisic ha servito un assist per il gol del vantaggio di Budimir e ha chiuso i giochi nel recupero del primo tempo segnando la sua 34ª rete con la maglia della Croazia. Lo show del campione è andato in scena nella magica cornice dello Stadio Poljud di Spalato. Lì, Perisic ha mosso i primi passi nel calcio con le giovanili dell’Hajduk.

L’accoglienza dello stadio riservata al “figliol prodigo” è stata tutt’altro che amorevole. Al suo ingresso in campo, infatti, Perisic è stato coperto di fischi. Per scoprire il motivo bisogna riavvolgere il nastro e tornare all’agosto del 2024, quando il croato ha risolto il proprio contratto con l’Hajduk dopo appena 8 partite.

Il 20 settembre 2023, Perisic ha riportato la lesione del legamento crociato durante un allenamento con il Tottenham. Da lì, l’inizio del calvario. L’operazione, il lungo recupero e la decisione di abbandonare l’Inghilterra per tornare in Croazia. A gennaio 2024, Perisic ha firmato con la prima squadra della sua lunga carriera, l’Hajduk Spalato. Con i croati, il 36enne ha sottoscritto un accordo simbolico: 1 euro al mese fino al successivo 30 giugno. In estate, però, il contratto di Perisic al Tottenham è scaduto e ha deciso di confermare la permanenza all’Hajduk.

L’addio all’Hajduk e la firma con il PSV

Ciò che sembrava poter essere un lungo matrimonio si è rivelato una storiella d’amore estiva. Ad agosto 2024, Perisic ha deciso di risolvere il contratto con l’Hajduk in cerca di una nuova avventura. La decisione del croato, corteggiato da club di Serie A e poi trasferitosi al PSV Eindhoven, non è stata ben vista dai tifosi del club di Spalato. Ieri, 20 marzo, in occasione del primo ritorno a casa di Perisic, i supporters del club allenato da Gattuso non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di contestare Ivan.

Fischi e cori di disapprovazione hanno accolto l’ingresso in campo del numero 14. A parlare, però, è sempre il campo. Perisic ha spolverato tutta la sua qualità e le migliori giocate del repertorio. La Francia non è riuscita a contenere l’esterno, che ha deciso da solo la partita. Al minuto 70 l’allenatore della Croazia Dalic lo ha sostituito, e i fischi dello Stadio Poljud hanno lasciato spazio a una standing ovation unanime, un lungo applauso dei tifosi di Spalato che, per una notte, hanno accantonato le antipatie per celebrare un giocatore immenso.

Ivan Perisic (screen)

La seconda giovinezza di Perisic

Ivan Perisic sta vivendo un brillante secondo tempo della sua carriera con la maglia del PSV Eindhoven. In Olanda, l’ex Inter insegue il sogno scudetto, con i Boeren secondi in classifica a meno 6 dall’Ajax. Perisic è una colonna della squadra di Peter Bosz. Dall’inizio della stagione, il croato ha raccolto 2 gol e 7 assist in 20 partite di Eredivisie. Ottimi numeri anche nella TOTO KNVB Beker (la Coppa d’Olanda), in cui Ivan Perisic ha siglato 4 reti e servito 2 assist in 4 presenze.

Il croato ha stupito in Champions League. La stella dei Balcani ha segnato 3 gol in 4 partite, eguagliando il proprio miglior risultato fatto registrare con la maglia del Bayern Monaco nella stagione 2019/2020. Perisic ha anche stabilito un nuovo record nella competizione europea. Il numero 5, grazie alle reti segnate alla Juventus nel doppio confronto dei playoff, è diventato il marcatore più anziano a segnare in 2 partite consecutive della fase a eliminazione di Champions (superando Cristiano Ronaldo). Numeri da record di un giocatore che, a 36 anni, sa ancora essere decisivo per il club e la sua Croazia.

 

 

Nicolò Minerva

Torinese, classe 2001, ex terzino destro abbonato alla panchina.Studio Comunicazione e coltivo il sogno di diventare un giornalista sportivo. Cosa porterei su un’isola deserta? Il codice Da Vinci, una scorta di birra e, ovviamente, un pallone da calcio.

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