Un posto per tre. Anzi, forse due secondo Hernan Crespo, che vede la lotta per un piazzamento in zona Champions ormai ristretta a Napoli e Inter, con Juventus e Roma già sicure di un posto.
“Io dico che la Roma ci va” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “L’altro posto se lo disputano in volata Napoli e Inter. La Roma è quella che mi piace di più, nonostante la sconfitta contro la Samp. E’ la più quadrata e quella che ha fatto il salto di qualità più significativo: adesso ha carattere, personalità. Prima Totti era necessario perché infiammava la gente e aiutava i compagni a credere in se stessi. Ora, invece, grazie al lavoro di Spalletti, tutti sono cresciuti e Totti serve solo per le sue immense qualità tecniche, non per aumentare la forza psicologica”.
Napoli? Per Crespo gli azzurri stanno esprimendo il loro massimo potenziale: “Ammiro la testardaggine di Sarri che, nonostante non avesse un centravanti puro, ha adattato i giocatori alla sua idea di manovra. Il Napoli è spumeggiante, ma a volte le bollicine danno fastidio… Non vedo come questa squadra possa fare un ulteriore salto in avanti, anche se rientrerà Milik e se è stato acquistato pure Pavoletti. Più di così, secondo me, non può dare. E l’ambiente, che si esalta per una vittoria e cade in depressione per una sconfitta, non aiuta il gruppo”.
L’Inter attesa alla conferma: “Dribblo l’euforia e cerco di essere equilibrato. L’Inter non era quella bruttissima d’inizio stagione e non è nemmeno quella che adesso ha fatto sette vittorie consecutive in campionato. Di certo è una signora squadra ed è superiore al Milan. E di certo Pioli ha dato sicurezze ed energie all’ambiente, ma bisogna vedere come si comporta all’arrivo delle prime difficoltà. E’ lì che si vede se davvero ha forza, carattere, solidità”.
Juve-Inter gara della verità per i nerazzurri? “Non è necessario che l’Inter vinca, basta un pareggio per continuare a crescere. Pioli ha trasmesso calma e ha dato regole precise. Intendo regole tecniche, quelle che si applicano in campo: ognuno al suo posto, ognuno nel suo ruolo. Così tutti migliorano. Prendete Icardi: lo seguo da tempo, e ora sta davvero giocando da centravanti, aiuta i compagni, scatta, serve assist. E poi Kondogbia: Pioli l’ha recuperato, non l’ha buttato in mare. E la società ha dimostrato di avere la vista lunga andando a prendere un talento come Gagliardini. La strada è quella giusta”.
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