“Una di quelle partite che tutti vorrebbero giocare”. Così Filippo Inzaghi aveva definito Cremonese-Pisa. Una partita ricca di insidie per i nerazzurri, in un campo ostico come lo “Zini”, contro i grigiorossi che, con un successo, avrebbero avvicinato pericolosamente le prime due posizioni. La risposta? Da grande squadra. 1-3 in trasferta, con il gol del definitivo ko segnato da Matteo Tramoni, al rientro dall’infortunio.
Il Pisa si è presentato alla sfida dello “Zini” reduce da due 0-0 consecutivi, contro il Frosinone (al termine di una gara giocata per 85′ in superiorità numerica) e contro il Catanzaro in casa nel turno infrasettimanale. Due risultati che non hanno però preoccupato Inzaghi: “La nostra miglior prestazione”, così aveva commentato l’ultimo pareggio. D’altronde, quella toscana è una formazione ormai rodata: pressing altissimo sin dai primi minuti e attacco in profondità. Così sono arrivati i tre gol contro la Cremonese.
I primi due sono arrivati seguendo pressocché lo stesso copione: pallone sulla destra per Touré , cross in mezzo e palla in rete. La prima volta Marin (ottavo marcatore diverso stagionale per il Pisa) ha ribattuto un anticipo goffo di Ravanelli, mentre il secondo ha visto Piccinini spedire in rete da due passi. Un gol, questo, che ha portato gli uomini di Inzaghi al riposo in vantaggio, dopo che Vazquez aveva momentaneamente ristabilito la parità.
Anche nella ripresa il Pisa si è mostrato subito aggressivo, cercando un gol arrivato dall’uomo più atteso: Matteo Tramoni. L’italo-francese, tornato in campo dal primo minuto dopo l’infortunio accusato contro il Brescia lo scorso 21 settembre (nel mentre ha giocato soltanto un quarto d’ora, contro il Sudtirol), ha dimostrato perchè è lui l’uomo in più di questo Pisa. Palla raccolta dopo due falli subiti (Marin prima, Lind poi), punta l’area di rigore, finta a Ravanelli sul sinistro, e tocco di punta ad anticipare l’uscita di Fulignati. Pisa riabbraccia il suo diamante più luminoso. “Un giocatore straordinario” lo ha definito Inzaghi al termine della partita. La partita termina con l’abbraccio della squadra ai 1780 tifosi che hanno raggiunto lo “Zini”. Inzaghi mantiene il primato, attendndo il Sassuolo, in quello che si prospetta come il duello in vetta di questa stagione.
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