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Craven Cottage: storia di uno stadio unico al mondo

Quando si parla di Fulham viene subito in mente Craven Cottage. Oggi vi raccontiamo la storia di uno degli stadi più belli di sempre, unico al mondo e sogno di grandi e piccini.

 

L’incendio e la ricostruzione a cura del Fulham

Il vecchissimo Cottage in origine era di proprietà di William Craven, sesto barone della dinastia. La dimora, circondata da boschi e arbusti, nel tempo ospitò personaggi del calibro di Sir Arthur Conan Doyle, Sua Maestà la Regina Vittoria e Florence Nightingale, la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.

 

Il Cottage del Barone Craven, fatto costruire nel 1780, andò distrutto in un terribile incendio scoppiato nel 1888. Cumuli di cenere e macerie, fino a quando nel 1894 il prestigioso Cottage fu riportato alla memoria da uno dei più antichi club di Londra, che trovò casa nell’Ovest della città. La dirigenza del Fulham Football Club individuò proprio il terreno adiacente al Cottage del Barone Craven come fertile per costruire il nuovo stadio della squadra londinese.

The Rabbit Hutch

Dopo aver trovato un’intesa con i proprietari terrieri, il Fulham s’impossessò dello stesso ripagandolo con i danari ricavati dalla vendita dei biglietti delle primissime partite disputate nell’impianto. Il primo match ufficiale si giocò il 10 ottobre 1896 contro il Minerva nella Middlesex Senior Cup, in uno stadio ancora in costruzione e senza tutte le tribune per gli spettatori. La prima fu costruita in tempi record, conosciuta come The Rabbit Hutch, ovvero ‘la conigliera’ per via della sua struttura che ricordava una grande gabbia per conigli.

 

 

Lo stadio era costituito da quattro strutture in legno e con una capienza di circa 250 persone. I restanti lavori furono affidati alle sapienti mani dell’architetto scozzese Archibald Leitch, che fece costruire la Stevenage Road Stand e il Pavillion. Il famoso Cottage di fianco alla Stand rimase lì, incastonato tra le tribune, meraviglioso, magico, poetico. Craven Cottage non è solo uno stadio, è un sogno a occhi aperti.

Un sogno a occhi aperti

Negli anni la capacità dello stadio è andata sempre più aumentando. Tra lavori di ristrutturazione e tentativi di riammodernamento Craven Cottage ha mantenuto intatto il fascino di un tempo, con i vecchi seggiolini della Johnny Haynes Stand ancora in legno e il Cottage, che ovviamente è rimasto ancora lì, dal 1780.

A cura di Antonio Marchese – Il Calcio a Londra

Redazione

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