Un Derbi normalmente straordinario. Ossimori ne abbiamo? Certo che sì, se si parla di Real-Atléti. E se a determinare il risultato finale, come in una comunissima ideologia da piccoli appassionati di calcio, ci pensano i due uomini immagine del mondo merengue e colchonero: Cristiano Ronaldo, da una parte, e Antoine Griezmann dall’altra. “7” contro “7”, fenomeno contro fuoriclasse: al primo, che con i gol al volo non ha mai smesso di prenderci gusto, risponde il secondo, “Petit Diable” guastafeste nel paradiso blanco che quando conta, la firma, ce la mette sempre.
1-1, distanze in classifica invariate (almeno tra le contendenti oggi in campo al Bernabéu, con un Barcellona al contrario in fuga) al pari di un concetto di estetica che rimane sempre, esattamente lo stesso: la qualità sopraffina di gente come Marcelo e Isco da non tralasciare, una occasione buona per colpire e fare male sfruttata. E la settimana di Cristiano, dopo la rovesciata di Torino che ha capovolto le emozioni di un mondo inchinatosi alla grandezza del suo gesto, finisce per regalare un’altra perla mica male: cross di Bale, movimento perfetto in allontanamento e destro al volo per scrivere “23” sui gol stagionali siglati in campionato, ventesimo nelle ultime dieci, migliorando il record a lui appartenente relativo al miglior marcatore della storia della stracittadina madrilena (22° centro in 31 Derbi).
Fare i conti con l’Atléti e Simeone, tuttavia, non è mai semplice: e se “carattere” è la parola chiave che caratterizza pienamente allenatore e squadra blanquirroja, la miglior risposta arriva direttamente dalla reazione post vantaggio di CR7. Quattro minuti per fiondarsi verso la porta di Keylor Navas e trovare il pari con Griezmann, in gol contro il Real per la sesta stagione consecutiva e per la terza volta di fila al “Bernabéu”, sfiorando il sorpasso con Koke. Conferma di come ora la vita sia molto più dura, per i blancos, dall’arrivo del Cholo sulla panchina dell’altra sponda di Madrid: 26 partite ufficiali con 8 vittorie colchonere, 9 del Real e 9 pareggi a scandire in maniera piuttosto equa un dato che prima, nello stesso numero di gare antecedenti all’era cholista, vedeva Sergio Ramos e compagni vincenti in ben 17 occasioni, con soli 2 successi per l’Atléti. Score attuale capace di riportare ben più in risalto ossimori dall’accezione positiva, per Derbi normalmente straordinari. Un po’ come quello di oggi. Dove i più forti, tanto per cambiare, hanno saputo incidere e decidere sul tabellino finale.
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