Attraverso una circoloare del ministero della Salute sono state chiarite le misure da assumere in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. Il documento è intitolato: “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SarsCov2 nella stagione invernale 2022-23”.
Dalle mascherine al chiuso, allo smart working fino alla riduzione degli assembramenti e alla intensificazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid oltre a una dose aggiuntiva per alcune categorie a rischio. Tutto pronto per “predisporre a livello regionale un rapido adattamento di azioni e servizi nel caso di aumentata richiesta assistenziale”.
“Il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute” si legge ancora nella nota del ministero della Salute.
Torna d’attualità il tema dell’uso delle mascherine “efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave”.
Di pari passo “nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti“.
Il ministero della Salute raccomanda la vaccinazione anti-Covid nella stagione invernale 2022-23, con l’obiettivo di “continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dall’ospedalizzazione” e delle quarte dosi con i vaccini bivalenti alle categorie a rischio, ed un’ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente “è attualmente raccomandata alle seguenti categorie di persone che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall’ultima infezione: persone dagli 80 anni in su, ospiti Rsa, persone dai 60 anni in su con fragilità. Su richiesta dell’interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni, che hanno già ricevuto un secondo richiamo, potranno, comunque, vaccinarsi con una ulteriore dose di vaccino”.
Infine, va ricordato che dal 9 dicembre 2022, è stata estesa la raccomandazione della vaccinazione anti-Covid ai bambini nella fascia di età 6 mesi – 4 anni (compresi) in condizioni di fragilità.
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