Categories: Interviste e Storie

Countdown finito, incubo alle spalle: Izzo torna in campo, a lottare per il suo Genoa

Un’attesa lunghissima, da oggi finalmente soltanto un brutto ricordo. Countdown terminato, incubo alle spalle: Izzo torna in campo, a lottare per il suo Genoa. A sei mesi di distanza dallo stop per omessa denuncia, per un presunto coinvolgimento in uno scandalo scommesse ai tempi della sua militanza nell’Avellino nel 2014, stop che inizialmente sembrava poter essere molto più lungo. Diciotto i mesi senza poter dare calci ad un pallone per il giocatore, ridotti a sei lo scorso diciannove maggio quando l’appello portato avanti dal difensore e dall’avvocato Grassani ha confermato l’omessa denuncia, escludendo però ogni altro tipo di coinvolgimento: squalifica ridotta e rientro più vicino. Con le tappe di un’attesa infinita scandite dal racconto social di Armando, partito ragazzino da Scampia e diventato uomo – e idolo della Genova rossoblu – partita dopo partita, maglia sempre sudata del grifone tatuata sulla pelle.

Dal “lavorare ancora più forte” del giorno della sentenza (subito esecutiva) del dodici aprile, ai primi novanta minuti (contro la Lazio a Marassi) senza poter aiutare i propri compagni impegnati nella lotta per la salvezza. La festa negli spogliatoi del Ferraris live su Instagram per l’ennesimo anno in A, il messaggio con foto per l’inseparabile amico Alessandro: “Tu che sei stato sempre al mio fianco. Ti voglio tanto bene”. L’applauso a(l) Totti (day) dagli spalti dell’Olimpico – “Onorato di aver avuto il piacere di giocare contro di te. Oggi sarò anche io allo stadio ad applaudirti” – e la voglia di tornare presto in campo nonostante una stagione appena conclusa.

Passando per “un solo obiettivo: tornare più forte”, grazie anche e soprattutto all’amore e alla vicinanza della sua splendida famiglia. La moglie Titta e le loro due bimbe, sempre al suo fianco in queste lunghe e difficili settimane. Dalla casa di Arenzano alle vie di New York (meta delle vacanze), countdown a indicare sempre meno giorni al ritorno in campo: rientro che il sei di settembre sembrava davvero essere ad un passo. L’indiscrezione della possibile grazia e della convocazione già per la trasferta di Udine, indiscrezione che poi non troverà mai conferma. Rientro rimandato, conto alla rovescia che il 15 di settembre indica meno ventotto. Ventisette, ventisei… calendario alla mano, si arriva ad oggi. Conto alla rovescia finalmente scaduto, incubo finito: momento da festeggiare, in famiglia e al Signorini di Pegli. Penna alla mano, nuovo contratto col Grifone appena rinnovato e foto di rito con il nuovo dg Perinetti e il procuratore Paolo Palermo. Altri tre anni a Genova, nuova scadenza portata al 2022 e gioia social condivisa con amici e tifosi attraverso un lungo post.

“Mi sento molto onorato di poter annunciare che resterò nella famiglia del Genoa. – le parole affidate ancora una volta ad Instagram dal giocatore, che non manca di ringraziare chi in questi mesi non lo ha mai abbandonato – Dirigenti, staff tecnico, compagni, tifosi, amici mi siete stati vicini e mi avete fatto sentire una persona viva quando gli attimi erano bui e quando dopo ogni allenamento tornavo triste sapendo di non poter andare in campo. Rappresenterò questa città che sento mia sulla pelle e che mi ha fatto crescere! Sono fiero di aver rinnovato il contratto e felice di poter dimostrare i miei sentimenti, la mia grinta e l’attaccamento a questi colori. Posso promettere come sempre il mio massimo impegno, la mia anima e il mio cuore ogni volta che indosserò questa maglia!”. A cominciare da domenica a Cagliari, giorno nel quale Armando tornerà a prendere il suo posto nella difesa di Ivan Juric: questa volta per davvero, l’incubo è finito. Attesa interminabile alle spalle, cuore a mille e maglia rossoblu tatuata sulla pelle: di nuovo in campo, a sudare e lottare per il suo Genoa. (Foto profilo Instagram Izzo)


Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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