La Costa d’Avorio ha saputo trasformare l’attesa in un carburante di emozioni. Questa Coppa d’Africa si sarebbe dovuta giocare la scorsa estate, ma le condizioni meteo e la vicinanza con la fine dei campionati hanno portato al rinvio.
“Abbiamo aspettato questo momento per molto tempo“, ha detto Seko Fofana, autore del primo gol della competizione, nell’esordio vincente contro la Guinea Bissau. È lui il leader di questa squadra, che punta alla sua terza vittoria nella competizione dopo quelle del 1992 e del 2015.
L’ultimo successo degli “Elefanti” risale appunto a sette anni fa: c’erano Gervinho, Aurier e soprattutto Yaya Touré, che sollevò il trofeo dopo una serie di rigori interminabile contro il Ghana, chiusa dal portiere Barry. La Costa d’Avorio è seconda dietro all’Egitto per partecipazioni al torneo (ventiquattro); non è la favorita assoluta, e il girone la mette di fronte a una delle avversarie più forti, la Nigeria. Ma ad Abidjan, nella colorata cerimonia d’apertura, è emerso l’orgoglio di un Paese che si definisce “terra di calcio“, copyright del presidente Alassane Ouattara.
Oltre a Fofana, trascinatore del centrocampo, ci sono ovviamente Haller e Pépé. O meglio, ci sarebbero, se riuscissero a recuperare dagli infortuni che li hanno tenuti fuori nel match inaugurale. Haller contro la Guinea Bissau è stato sostituito da Krasso, attaccante della Stella Rossa che ha segnato il 2-0 nel secondo tempo. Ci sono tre giocatori della Saudi Pro League: oltre a Fofana, Kessié e il terzino sinistro Konan. Un altro ex Serie A è Wilfried Singo, che occupa l’altra fascia, mentre in attacco c’è Jeremie Boga, che ora gioca nel Nizza di Farioli. Il leader difensivo è Ndicka della Roma. A centrocampo il regista è Sangaré, ex PSV Eindhoven oggi al Nottingham Forest in Premier League.
Il commissario tecnico incaricato di riportare alla vittoria un Paese ospitante dopo l’Egitto del 2006 (che vinse proprio contro la Costa d’Avorio di Drogba) è un francese, Jean-Louis Gasset. In carica dal 2022, in passato ha allenato il Montpellier, il Saint-Etienne e il Bordeaux. Il massimo risultato in carriera è una Coppa Intertoto ottenuta nel ’99 col Montpellier. Insomma, il palmarès non è dei più ricchi, ma gli ultimi risultati hanno aumentato la fiducia.
“Akwaba” è la canzone ufficiale del torneo, del gruppo locale Magic System. Significa “Benvenuto”. E quello alla Coppa d’Africa l’hanno dato gli Elefanti. Il percorso è lungo, ma dalla loro parte ci sono 27 milioni di tifosi che sperano in un mese da sogno. Leggi anche – Coppa d’Africa, i cinque talenti da tenere d’occhio
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