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Cosenza, la rinascita parte dalla difesa: 371′ senza gol subiti

La seconda peggior difesa della Serie B è anche la migliore delle ultime quattro giornate di campionato. È un paradosso, ma rispecchia la rinascita del Cosenza di William Viali che ha pareggiato 0-0 contro il Palermo nel turno pasquale. Un altro test superato dai rossoblù, usciti dal Barbera a testa alta.

Al di là dei rimpianti per le chance vittoria avute, la nota lieta è senza dubbio la difesa. Dopo aver annullato l’attacco della capolista Frosinone, il Cosenza è riuscito a fermare anche Matteo Brunori e compagni. I numeri parlano chiaro: quattro clean sheet consecutivi (prima volta nella storia del club in Serie B) e 371 minuti senza subire gol. Nessuno come loro.

L’arma in più nella corsa salvezza, sempre più ingarbugliata con sei squadre racchiuse in cinque punti. Nulla è scontato, ma il Cosenza ad oggi è la squadra più in forma. E pensare che nello scorso campionato i calabresi giocarono i play-out con 35 punti: quest’anno, a sei giornate dalla fine, sono già 36. L’emblema di una quota salvezza molto alta.

 

 

Come Genoa e Cagliari

Per la seconda volta in stagione, il Cosenza è riuscito a centrare il quarto risultato utile consecutivo. Se all’andata, però, i calabresi avevano raccolto appena cinque punti tra Palermo, Cittadella, Perugia e Brescia, stavolta il bottino è raddoppiato. Vittorie con Spal, Frosinone e Pisa (tutte di misura) e pareggio al “Barbera” davanti a 21.110 spettatori. Una crescita progressiva e cambio di passo significativo, alla vigilia di uno scontro diretto fondamentale con il Cittadella.

Viali: “È cambiato l’atteggiamento”

Per William Viali, la squadra è riuscita a invertire il trend grazie a un atteggiamento diverso: “Adesso c’è consapevolezza – spiega l’allenatore del Cosenza dopo il match di Palermo – Non era un problema di equilibrio tattico, ma di atteggiamento. Prima, appena subivamo gol, ci scioglievamo. Anche quando avevamo numeri allucinanti in difesa per gol subiti, concedevamo comunque poco. Io non rincorro record, ma un obiettivo importante per la città: la salvezza“.

 

Giovanni Mazzola

Siciliano, classe '96, cresciuto a pane e calcio...di provincia. Il mio primo ricordo è Corea-Italia del Mondiale 2002, non ho fatto in tempo per il golden gol di Trezeguet del 2000. Passione e curiosità sono le mie parole d'ordine: senza queste non avrei mai fatto il giornalista. Pubblicista dal 2018.

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