Solo un punto dalla vetta della Serie B per l’Empoli del Presidente Corsi, che nonostante la rivoluzione di giocatori sta dimostrando di poter puntare da subito alla promozione in Serie A: “Non potendo cambiare il Presidente, dobbiamo andare avanti con lui – ha scherzato Corsi – C’è la serenità di lavoro, guardando la distanza dalla retrocessione. Nel 2006 feci un disastro, mantenendo in organico i giocatori della Serie A, con la squadra che riuscì a malapena a raggiungere i playoff, a noi dirigenti avrebbero dovuto togliere il patentino, perché per pagare quei danni ci sono voluti degli anni. Quest’anno mi sono riproposto di fare il contrario. Ho tolto tutti tranne qualche giorno di prospettiva. È rimasto Krunic, che non è un giocatore di Serie B” ha detto il numero uno dell’Empoli a Sky Sport.
In tante squadre in Serie A c’è un pezzo di Empoli: nell’Inter di Spalletti, il Napoli di Sarri e anche la Roma di Di Francesco: “Nei momenti di difficoltà, nei quali non se ne fa una giusta questa è la cura, pensare alla cose giuste fatte in passato. Alla fine i conti tornano. le cose belle nel calcio durano, ma bisogna anche essere pronti alle cose negative. Ho sempre tenuto i piedi per terra. Vivarini? Il trampolino a Empoli, l’ha fatto l’ambiente: i nostri sportivi, gli organi di stampa e le componenti della società. Qui si è creata la cultura che fa lavorare l’allenatore al massimo della tranquillità. Tutte queste persone hanno sfruttato la tranquillità di Empoli. Vivarini sa che questa può essere un’occasione, l’importante è togliere i difetti“.
Sulle cose da migliorare in questa stagione invece: “Noi facciamo durare la partita 70-80 minuti, su questo dobbiamo migliorare. Cerchiamo di portare un po’ di tradizione: vogliamo difendere di squadra invece che di reparto. Non mi sento in Champions League con Sarri, ma lo seguo sempre dal divano. Con orgoglio si parla del Napoli come una delle squadre che gioca meglio al mondo, questo è motivo di orgoglio. Io sogno per l’Empoli, ma anche per loro. Io Sarri lo vedo che vince lo Scudetto, poi lo vedo sulla panchina del Bayern Monaco o del Barcellona. Il distacco con il Napoli lo vedo solamente dopo la vittoria in campionato. Spalletti? Luciano oltre ad essere un allenatore bravo, ha grande capacità nella scelta dei collaboratori, è una dote che ha. Con orgoglio dico che nel suo staff ci sono diversi componenti, tra cui Martusciello che allena la difesa. Abbiamo parlato della tranquillità di Empoli, ma io non dimentico quello che questi allenatori hanno dato a noi“.
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