Se lo scrivessimo in bosniaco capirebbe solo lui: “Nezamjenlijv”.
Tradotto: insostituibile. Perché Senad Lulic gioca. Punto. E lo fa
sempre, da 7 anni, contro i detrattori e le male lingue, i fan del bel gioco e del palleggio. Le critiche. Qualcuna ce n’è. Comprensibili se lo conosci un po’. Ma lui è così. Prendere o lasciare. Non
ruba l’occhio, non è un fantasista, non è il tipo da giocata e via, tocco di suola e passaggio smarcante. Senad Lulic
è sostanza e mai spettacolo, equilibrio e mai follia. O estro, genialità, cose
così. “Insostituibile”. Stavolta lo scriviamo in italiano. E con tutti: Petkovic,
Reja, Pioli. Ora Inzaghi, che l’ha fatto capitano dopo l’addio di Lucas Biglia.
Tutto meritato, il leader è lui. Lo riconoscono i compagni, l’ha voluto la società. Lo chiamano “Speedy”. Corre e non si risparmia. Efficacia in primis, quando
segna in Coppa Italia il risultato è garantito: 26 maggio docet, quel gol alla Roma l’ha reso indelebile. Ma non solo: due anni
fa segnò col Napoli al San Paolo e mandò la Lazio in finale con la Juve.
Decisivo. E oggi, contro la Fiorentina, la piazza col destro e firma l’1-0.
Basta questo per centrare l’obiettivo: Inzaghi&co in semifinale.
Amuleto Senad. Capitano per
vocazione, l’hanno scelto gli altri. “Ha le qualità giuste, sarà un grande”.
Sempre titolare quest’anno, 3 gol e 3 assist in 25 gare. Sempre lì, lungo la
fascia, ormai una sentenza. Nel bene o nel male. Solo Lulic. Perché qualche fischio
se lo prende, forse se lo merita: quando sbaglia passaggi da due passi, quando si
incaponisce in dribbling senza senso, quando commette errori tecnici. Banali.
Però… chi lo toglie? Nessuno mai. Lui gioca. Anche quando non è al meglio è c’è
Lukaku. Anche quando si infuria per un cambio e gela Inzaghi con proteste plateali, durante la
trasferta di Bologna. Errori dettati dalla foga: “Lulic ha capito, è il capitano e quando si
rivedrà si renderà conto di aver sbagliato”. Tutto risolto nel giro di un
giorno: prima un confronto con lo spogliatoio, poi la cena pagata a tutta la squadra. “Scusate, devo dare l’esempio”. E lo dà tutt’ora. Conseguenze zero, anzi: titolare contro il Benevento nella gara successiva. “Nezamjenlijv”. Ormai sapete che vuol dire.
La Roma monitora le condizioni di Lorenzo Pellegrini, che ha accusato un problema al quadricipite:…
Dalla solidità dei veterani alle sorprese più convincenti: dopo 17 giornate il campionato cadetto…
Da Desplanches a Ghedjemis, fino alle sorprese Cissè e Cacciamani, ecco la top 11 under…
Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…
La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…
Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…