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Corini ripercorre il suo 2016: “Amo profondamente Palermo, ora tutti uniti verso la salvezza”

Un 2016 in panchina, in tutti i sensi. Eugenio Corini ha vissuto “un anno di studio”, come lui stesso ammette al sito ufficiale del Palermo. Una lunga attesa che però ha pagato, perché alla fine è arrivata la chiamata di Maurizio Zamparini. Mesi e mesi ad aspettare, fino a quello squillo che probabilmente nemmeno sperava potesse arrivare: “La chiamata è arrivata da una società che amo profondamente, con cui ho avuto la fortuna di sviluppare quattro anni da giocatore. Sono venuto con un grande spirito e una grande voglia di raggiungere un obiettivo, c’è la voglia di credere in qualcosa di complicato, ma realizzabile”.

Il suo ritorno a Palermo ha risvegliato il pubblico, accorso in massa al “Renzo Barbera” nelle ultime due sfide casalinghe, ma ha acceso anche un fuoco all’interno della squadra che sembrava essersi del tutto spento, soprattutto dopo l’interminabile striscia di sconfitte consecutive: “Sicuramente una grande emozione, per me Palermo rappresenta qualcosa di straordinario. Poi da allenatore ho pensato a come migliorare le cose. Penso che ci sia sempre una parte importante in ogni persona che ti porta a reagire. Questi ragazzi ce l’hanno e l’ho solamente stimolata”. Adesso manca solo il successo in casa, dove il Palermo ha ottenuto finora solamente un punto: “Dicevo spesso che nei miei anni a volte si partiva dall’1-0 per la spinta straordinaria del pubblico. L’atto di fede in Palermo-Chievo è stato straordinario, peccato per il risultato negativo”.

Il messaggio che Corini lancia ai tifosi è chiaro: “Ci deve essere sempre uno spettatore in più, perché grazie all’aiuto dei nostri tifosi possiamo raggiungere il nostro obiettivo. Il regalo che vorrei è quello di festeggiare il fatto che il Palermo rimanga in una categoria che ha conquistato tanti anni fa, che ha meritato, che sia la città che i tifosi meritano”. Per avvicinarsi a questo traguardo saranno fondamentali gli scontri diretti. A partire da quello di Empoli, dove il Palermo aprirà il suo 2017: “Contro l’Empoli sarà uno scontro diretto e di conseguenza sarà molto importante, come lo saranno tutte le prossime partite ma in ottica salvezza gli scontri diretti hanno un valore in più. sappiamo che sono una buona squadra che giocano un buon calcio in casa loro, ma andremo là con il giusto atteggiamento e con la voglia di fare punti”.

Redazione

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