Fuori Zaza per infortunio, niente Sanabria per squalifica. Alla prima ufficiale del Torino targato Ivan Juric c’è Andrea Belotti titolare, ma la sua partita dura appena 40 minuti. Il “Gallo” dopo un contrasto con Bartolomei ha dato forfait.
Una distorsione alla caviglia che lo ha costretto a finire anzitempo la partita, al suo posto il canterano Nicola Rauti all’esordio in prima squadra. Era il giocatore più atteso dal pubblico che non ha mancato di far sentire a Belotti tutto l’affetto possibile, magari anche per provare a dargli qualche motivo in più per accettare l’offerta di rinnovo che gli è stata fatta dalla società: 3.3 milioni e una clausola rescissoria da almeno 40 milioni di euro. Proprio quest’ultima è il pomo della discordia, perché il Gallo la vorrebbe più bassa.
Il Toro lo vuole nel suo futuro e Vagnati l’ha fatto capire nel prepartita ai microfoni di Italia 1: “Lui è un corno del nostro Toro”. Il ds granata poi ha continuato: “Mi auguro che rimanga con noi il maggior tempo possibile. Ci auguriamo che succeda, c’è tempo per parlarne anche se il contratto è in scadenza nel 2022. Non posso dirvi da uno a dieci quanto è possibile che rimanga. Con Andrea abbiamo parlato in maniera civile, più di una volta: abbiamo fatto uno sforzo importante per la proposta di rinnovo, lui non ha escluso di voler rimanere. Vediamo cosa succede nel prossimo periodo, nel calcio non si sa mai”.
La sua prima stagionale però dura pochissimo, appena 40 minuti. Di questi gli ultimi 9 minuti sono stati di sofferenza. Al 31’ il contrasto con Bartolomei e da quel momento un calo progressivo che ha costretto Juric al cambio. Belotti però ha gestito quei minuti a modo suo: lottando.
L’eroe di serata ad ogni modo, almeno fino al 120’ è Carnesecchi. Il portiere della Cremonese ha tenuto a galla i compagni salvandoli in più di un’occasione. I grigiorossi rimangono in 10 dal 63’ della ripresa, ma resistono di squadra. Dove la compattezza e il sacrificio non ci arrivano, ci ha pensato Carnesecchi.
Due volte su Vojvoda, una su Rauti e poi due miracoli su Mandragora. Il primo su conclusione al volo del centrocampista, il secondo al 115’ su rigore, una specialità della casa. Carnesecchi con quello su Mandragora ne ha parati ben 10 in carriera. Alla fine, però, vince il Torino, proprio ai rigori. Se la Cremonese se l’è potuta giocare parte del merito va proprio a Carnesecchi.
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