Continua la favola del Kyrgyzstan, che all’esordio in Coppa d’Asia si qualifica subito agli ottavi di finale grazie al 3-1 sulle Filippine di Eriksson. Prima vittoria dopo due sconfitte. L’eroe è Vitalij Lux, attaccante classe ’89 dell’Ulm 1846, club tedesco fallito più volte che oggi gioca in quarta divisione.
Dall’inizio della stagione ha segnato solo tre gol, gli stessi che sono bastati per battere le Filippine di Eriksson. Merito suo ma anche dell’allenatore, il russo Aleksandr Krestinin. Ex difensore, da quando ha preso in mano la nazionale asiatica l’ha portata fino al 92° posto nel ranking FIFA.
Mica male per uno che, mantenendo la panchina della nazionale, ha vinto il campionato del Kyrgyzstan col Dordoi nella stagione scorsa. Festeggiamenti e tanti saluti però, perché due squadre da gestire erano troppe. E allora Krestinin ha deciso di continuare con la nazionale per scrivere la storia. E c’è riuscito.
Lì dove il calcio conta poco e niente. Da quelle parti sono occupati a gestire le tensioni tra uzbeki e kirghizi che meno di dieci anni fa hanno causato quasi 2000 morti.
E ora? Adesso ci sono gli Emirati Arabi di Alberto Zaccheroni. Da padroni di casa hanno vinto il girone A davanti alla Thailandia, che affronterà la Cina di Marcello Lippi.
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