Senza stelle, il cielo della Colombia non è poi così bello. E se non schieri nessuno dei tuoi giocatori migliori il rischio di cadere giù dalla vetta della classifica è troppo alto. E’ la storia della Colombia appunto, di Pekerman e delle sue scelte. Contro la Costa Rica, nell’ultimo match dei gironi, bastava un solo punto per guadagnare il passaggio del turno da primo in classifica e dunque testa di serie. Ma il rischio si è palesato.
Perché senza James Rodriguez, Cuadrado, Bacca, Murillo e Zapata in difesa e chi più ne ha più ne metta, questa Colombia non è stata tanto forte quanto aveva dimostrato nelle prime due uscite, in cui aveva fatto en plein. E Costa Rica a fare da sparring partner non ci teneva proprio. Nulla di regalato, zero. Un 3-2 in favore dei costaricani che fa male e non poco alla Colombia. Non hanno potuto nulla neanche Cuadrado e James, subentrati nella ripresa. Nuova verve all’attacco, quando però era ormai troppo tardi.
A gioire più di tutti, dunque, sono gli Stati Uniti. Perché il k.o. della Nazionale di Peckerman proietta i padroni di casa al primo posto nel girone: pari punt, ma differenza reti migliore ed ecco che la frittata per la Colombia è bella che fatta. Neanche un ‘italiano’ in campo, i migliori tra i colombiani finora nel torneo, e sconfitta dunque meritata. Nel libro del Centenario ci saranno ancora altri captoli per la Colombia. E, potete starne certi, Peckerman ai quarti di finale non si priverà delle sue stelle.
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