Napoli, Antonio Conte (imago)
Le parole di Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa italiana contro il Bologna
La finale di Supercoppa italiana tra Napoli e Bologna è alle porte. Ad affrontarsi saranno i campioni d’Italia in carica e i vincitori dell’ultima coppa Italia.
La partita sarà lunedì 22 dicembre alle ore 20:00. L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha presentato la finale in conferenza stampa.
L’allenatore pugliese ha iniziato parlando della partita persa in campionato proprio contro i rossoblù di qualche settimana fa: “Sicuramente la partita di Bologna-Napoli per noi non è stata positiva, perché in campionato hanno vinto 2-0 meritando e mettendo qualcosa in più rispetto a noi. Dopo quella partita alcuni infortuni ci hanno costretto a rivedere l’aspetto tattico e trovare nuove soluzioni. Dopo vittorie e sconfitte bisogna sempre ripartire meglio, dopo le vittorie con più entusiasmo e dopo le sconfitte analizzandole con senso critico. Dopo quella partita noi l’abbiamo fatto, inanellando altri cinque risultati utili consecutivi. Quando giochi ogni tre giorni comunque non è mai semplice”.
Poi su ciò che significa questa partita: “Penso che, come ho detto, la vittoria e le cose positive che porta, come il raggiungimento di una finale, ti portano energia, fiducia ed entusiasmo di giocare una partita che può portare un trofeo. Penso che sia una spinta importante per chi gioca questa finale. Abbiamo recuperato la squadra dal punto di vista dell’energia, la stiamo preparando tutti insieme. Come dico alla squadra, è bello arrivare in finale, ma ci si ricorda solo di chi ha vinto. E in futuro, quando si riguarda la propria carriera, ci si ricorda delle squadre in cui si è giocato e di cosa si è vinto. Il Bologna ha più fame del Napoli? Se dovesse accadere sarebbe un limite nostro. Il Bologna può alzare la coppa, ma non per fame o cattiveria. Da quel punto di vista dovremo almeno pareggiarli, non c’è il minimo dubbio su questo”.
Conte ha poi continuato la conferenza stampa sulle difficoltà avute fino a ora: “Non dobbiamo dimenticare da dove arriviamo, ovvero dallo scudetto. Un traguardo straordinario che spesso non viene valorizzato. Da inizio anno dico che questa sarebbe stata l’annata più complessa. Quando ti prepari ad affrontare una stagione con così tanti giocatori nuovi non è facile. Sapevo benissimo che sarebbe stata la mia stagione più complessa. Alla fine però in campionato siamo dove dovremmo essere, al primo trofeo giocato abbiamo raggiunto la finale e possiamo proseguire nelle altre competizioni. Molti si scordano che abbiamo avuto infortuni seri di giocatori importanti”.
Ha poi concluso su Vincenzo Italiano: “Posso parlare solo bene di lui. Vedo un allenatore che ha voglia di migliorare e di imparare. Ha avuto un percorso, ha fatto anche lui la gavetta. Dove è andato ha sempre fatto bene. Si vede la passione che ha e la voglia e la determinazione di migliorare. Noi allenatori non possiamo pensare di fermarci. Lui è uno di quelli che ha fame e passione di arrivare”.
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