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Juric: “Questa la Juve più bella di Allegri. Radu-Marchetti? Non ho ancora deciso”

Sosta per le nazionali alle spalle, è già tempo di tornare in campo per il Genoa: domani a Torino nell’anticipo della nona giornata da sfidare c’è la Juventus di Ronaldo, prima in panchina per Ivan Juric dal suo ritorno a Genova. Novanta minuti che l’allenatore rossoblù, dalla sala stampa del Signorini, alla vigilia ha introdotto così.

“La Juve è una squadra veramente forte, in Italia e in Europa: è in un buon momento e gioca un calcio davvero bello, con diverse soluzioni. Se è più forte dello scorso anno? Loro sono sempre forti, la forza maggiore è la mentalità: chiunque arrivi lì la acquisisce, quando arrivano alla Juve assumono subito una certa mentalità. Mi piacerebbe capire come fa ad accadere”. Dalla Juventus al suo Genoa. “Come sono andate queste prime sue settimane di lavoro? Sono stati diversi i giorni in cui non ho potuto lavorare con tutti i nazionali: Pandev ed Hiljemark ieri hanno fatto recupero, noi ci siamo allenati bene facendo quello che piace a noi. Come stanno i nazionali? Gli unici che non ho visto sono Hiljemark e Pandev, gli altri li ho ritrovati bene”.

“Se mancherà qualcuno domani? Adesso vediamo, qualcuno non ci sarà. Quanto tempo servirà per poter vedere il mio Genoa? So dove voglio arrivare, ma devo andare per gradi senza esagerare. Ho trovato grande disponibilità, nel lavoro e nell’atteggiamento: questa squadra non ha zero punti, aveva i sui pro e i suoi contro, non era messa malissimo. Cosa mi è mancato in questi mesi? Quando non lavori tanto tempo alla fine ciò che ti manca non sono i giornalisti, il presidente, il pubblico, ma il lavoro sul campo: in queste due settimane sono tornato a fare quello che mi piace.”

Dal lavoro a Pegli alla sfida dello Stadium. “Come partirà il Genoa domani? Secondo me i moduli contano veramente poco, conta come si interpreta il gioco del calcio: le mie idee cercherò di portarle il più velocemente possibile, due punte ci saranno sicuramente. Le abbiamo, sono brave ed è giusto fare così, questa rosa ha tanti buoni giocatori. In campo il 3-5-2? – che tutti, compreso il presidente, vedono come il modulo più idoneo alla rosa di Juric – Penso che questa squadra sia fatta così, ma l’importante è come vuoi difendere ed attaccare: puoi farlo con vari moduli, completamente diversi. Gli attaccanti sono davvero buoni, tanti che sono in panchina rappresentano una soluzione, è giusto giocare così”.

Sulle possibilità di fare punti domani in casa dei bianconeri. “Sono convinto che si possa sempre fare bene, credo che quest’anno la Juventus giochi il miglior calcio da quando c’è Allegri: sono convinto che potremo farle male disputando una bella partita, ma con le grandi squadre sappiamo che molto dipende anche da loro”. Tornando al suo Genoa, su Lisandro Lopez alle prese con fastidì fisico in questo inizio di stagione. “Aveva problemi anche prima che arrivassi, non è facile giudicarlo: vorrei la settimana prossima fare un’amichevole importante per valutare bene lui e altri giocatori, può essere importante per noi più avanti”. Sul ballottaggio Radu-Marchetti. “Non ho ancora deciso”. Battuta finale ancora sui novanta minuti di domani.Che cosa mi aspetto? Tante cose positive e spero di vederne già qualcuna di quelle provate in queste due settimane, chiaro che contro la Juventus dovremo sbagliare poco”.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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