L’Atalanta esce dall’Europa League dopo aver perso in casa contro il Lipsia dopo il pari dell’andata in Germania. La Dea ha lottato fino alla fine, ma non è riuscita a ribaltare la situazione durante i 90 minuti di gara a Bergamo.
“Noi dobbiamo essere contenti del percorso che abbiamo fatto” ha spiegato ai microfoni di SkySport Gasperini, che poi ha continuato: “Se c’è del rammarico è perché abbiamo avuto la sensazione di potercela giocare. Stessa sensazione che abbiamo avuto contro il Villarreal che poi abbiamo visto che percorso ha fatto. Ora ci manca qualcosa in fase realizzativa rispetto alle passate stagioni. Oggi è mancata la giocata che possa cambiare l’inerzia e in Europa funziona così. Sono d’accordo con De Roon e Freuler, un episodio avrebbe potuto darci la possibilità di passare“.
A proposito di episodi, Gasperini poi è tornato sul rigore non dato alla Dea: “La cosa strana è che lui ha dato un fallo per un braccio attaccato al corpo e poi ha preso una decisione diversa per il rigore. Questo vuol dire che c’è confusione. Se il secondo episodio è più evidente, dimostra che c’è confusione“.
Il discorso poi passa al campionato e alla possibilità di rivedere l’Atalanta in campionato l’anno prossimo: “Abbiamo il dovere di provarci. Abbiamo 7 partite e sappiamo che ci serve un bel filotto. Ogni gara cercheremo di ottenere il massimo e solo così possiamo tornare in Europa. Già da lunedì dovremo essere pronti“.
Gasperini poi passa per parlare del suo futuro ora che a Bergamo c’è una nuova società: “È evidente che ci sono dei risultati da vedere a seconda di come finirà il campionato. L’Atalanta in Champions e in Europa League ha fatto un ottimo percorso. In campionato siamo stati straordinari nel girone di andata e in quello di ritorno abbiamo avuto un calo tra infortuni ed errori nostri. Ora c’è una nuova proprietà, ci saranno dei nuovi programmi e a fine campionato si faranno le valutazioni. Poi la società dirà quello che vorrà fare e quali saranno gli obiettivi“.
Poi l’allenatore della Dea continua: “Siamo stati tutti artefici di quanto fatto. Questo è un percorso di sei anni. Come ogni stagione alla fine ci si confronterà. La società poi prenderà atto delle mie idee. Quest’anno ci sono delle novità. Non guarderei alla stagione in modo disfattista, perché in Europa la squadra ha fatto molto bene. Poi vedremo i nuovi obiettivi e le nuove strategie della società. Io nel momento opportuno dirò le mie idee. Comunque partiamo da una base di squadra che ha un suo valore. Chiaro che 6 anni sono tanti, ma ci sono prospettive non così negative“.
Sui primi approcci con Pagliuca spiega: “Non c’è stato modo di conoscerci dall’ultima volta che è venuto. Poi arriveranno i giorni in cui si penserà a programmare. La società quando sarà il momento penserà al futuro. Al momento siamo ancora nel vivo della stagione, noi non molleremo perché è nella natura della squadra“.
Per concludere il discorso sul suo futuro, Gasperini spiega cosa potrebbe farlo andare via da Bergamo: “Voglio rimanere finché non do fastidio ed è la cosa più importante. E poi fino a quando ci sarà l’entusiasmo di costruire qualcosa e di vedere crescere la società per giocarsi partite come quella di stasera, perché in tanti non le giocano e le guardano da casa“.
In conclusione prosegue sulle delusioni europee delle squadre italiane: “Sono dispiaciuto dal fatto che nonostante questi schiaffi che prendiamo in giro per l’Europa e il risvolto della Nazionale, si facciano tanti discorsi e poi tutto torna come prima. Ci sono tatnti componenti del sistema calcio che poi rimangono tali e quali. Questo non è utile“.
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