Un pareggio dai due significati. Da una parte per il Como un risultato che sa di rimpianti e non riscatta la delusione della sconfitta di Venezia; dall’altra per la Reggiana un punto guadagnato al termine di una grande rimonta. Avanti 2-0, grazie ai gol realizzati all’inizio dei due tempi, il Como si avvicina alla prima vittoria in questa Serie B. Una vittoria, però, solo accarezzata e sfumata nei minuti finali. Disattenzioni dei comaschi e merito della squadra di Nesta, esempio di carattere e maturità. Il doppio vantaggio targato Ioannou-Cerri ripreso da Pettinari e il rigore di Vido: tanti gol, alcune conferme da cui ripartire e segni di discontinuità da arginare: le lezioni del Sinigaglia.
Quello al Sinigaglia è un ritorno dalle due facce: la discontinuità e la rimonta subita fanno da contraltare a una partita ben approcciata e che lascia in casa comasca diverse certezze. La forza con cui si era portata in vantaggio, la solidità dei primi 60’ e alcune “vecchie” conferme.
Lanciare un segnale. Lanciarlo al campionato e, ancor di più, a sé stessi. Questa era la missione del Como, dopo l’esordio contro il Venezia. E il segnale era arrivato. Per l’approccio alla partita, per i due gol segnati all’inizio dei due tempi, per le occasioni create e la forza dimostrata.
Una predisposizione e una disponibilità diversa rispetto a una settimana fa, simbolo di un cambiamento nella testa e nelle gambe dei giocatori di Longo. Disattenzioni e ingenuità come variabili da eliminare per poter ripartire con forza e cancellare il rammarico di una rimonta. La maturità di Cerri, autore di un gran gol, trascinatore e riferimento dei lariani, la fantasia di Chajia e la solidità di Abildgaard. L’esperienza di Verdi, oggi all’esordio con la maglia del Como. La mentalità mostrata in alcuni tratti e la qualità offensiva. Vecchie nuove certezze da cui ripartire.
Crederci anche quando sembra impossibile farlo. Immagine di una squadra che c’è. Perché ribaltare un 2-0 a Como non è scontato e non è un caso. Dopo la sconfitta contro il Cittadella, la Reggiana guadagna un punto che vale una vittoria. Una rimonta nel segno dei suoi bomber. La rete di Pettinari per ritornare “in vita”, la freddezza di Vido per la corsa sotto ai propri tifosi. Attaccanti e non solo. Perché della prova del Sinigaglia rimane impressa la concentrazione e l’intelligenza di Romagna, padrone della difesa e in grado di tenere vive le speranze. Volontà e forza mentale che sono state poi le coordinate di questa rimonta. Una rimonta di carattere. “Perché questa squadra il carattere ce l’ha”, rimarca Nesta. E si è visto.
A cura di Nicolò Franceschin
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