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Como, Ludi: “Nico Paz? Dipendiamo dalla recompra del Real Madrid”

Carlalberto Ludi, Direttore Sportivo del Como (Imago)

Dal futuro di Fabregas a Nico Paz e Diao: le dichiarazioni di Carlalberto Ludi, ds del Como, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.

La domenica della 34esima giornata di Serie A si è aperta con la sfida tra il Como e il Genoa alle 12:30. Poche ore dopo entrambe hanno raggiunto la salvezza aritmetica in campionato.

Per i biancoblù è stata decisiva la rete di Gabriel Strefezza che ha chiuso il match sul 1-0. I rossoblù invece sono stati aiutati dalla vittoria della Fiorentina sull’Empoli nella sfida delle 15:00.

Dopo la salvezza aritmetica in Serie A Carlalberto Ludi è tornato a parlare del suo Como. Dal futuro di Fabregas e Nico Paz fino alla scoperta di Diao: ecco i temi trattati dal ds a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.

La squadra è maturata tanto. Abbiamo sempre creduto nel processo di crescita e nei metodi di allenamento di Fabregas. Abbiamo firmato tempo fa quattro anni di contratto, ne mancano altri tre. Stiamo programmando il futuro: questo non esclude niente ma mi fa sicuramente ben sperare“, ha esordito parlando dell’allenatore spagnolo.

Como, le parole di Ludi su Nico Paz

Il direttore sportivo ha proseguito parlando di  Nico Paz: “Penso che abbia trovato il contesto perfetto. La nostra volontà è chiara, dipendiamo dalla recompra del Real Madrid. Le interlocuzioni sono ottime, i rapporti sono molto buoni, anche in virtù del buon lavoro che abbiamo fatto su Nico“.

Continua poi: “Ci sentiamo abbastanza fiduciosi che Nico possa rimanere. È normale che la permanenza stessa di Cesc sarà garanzia di evoluzione del progetto“.

Como, Nico Paz (imago)

La scommessa su Diao

Ludi ha commentato poi le prestazioni di Diao: “È il simbolo di come stiamo lavorando come gruppo. Abbiamo un recruitment che si basa sui dati, che poi vanno filtrati attraverso gli occhi degli scout e arrivano sul tavolo del management. E poi insieme con il presidente e l’allenatore andiamo a fare una scelta“.

Infine conclude: “Un ragazzo che oggi è super performante, ma finché era in Spagna era un prospetto di grande potenzialità che giocava e non giocava. Fabregas è stato coraggioso a eleggerlo come giocatore chiave, da lì l’operazione si è rivelata di successo, anche se non era così scontato a gennaio“.

 

Redazione

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