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Tra Lego, ciclismo e… gol. Cerri e il Como: “Devo segnare di più”

Borsone in spalla, tante esperienze in giro per l’Italia, ora la voglia di tornare protagonista: Alberto Cerri ha trovato nel Como – e a Como – il posto adatto per ripartire

Cinque reti in quindici presenze, l’ultima ha chiuso il 2021 del club lariano: “L’anno si è chiuso con un mio goal, speriamo che il 2022 si apra con un altro o un risultato utile per la squadra“.

 

Prima la salvezza

I gol sono linfa vitale per un attaccante, anche per Alberto Cerri. L’obiettivo, però, è migliorare e migliorarsi, come raccontato in esclusiva a gianlucadimarzio.com:Sto vivendo una buona stagione, sono abbastanza contento ma so che devo e posso dare di più, soprattutto nella fase realizzativa. Io qui sto benissimo. Ci sono le premesse per far bene. Abbiamo iniziato con diverse difficoltà nella fase di adattamento al campionato, ma ci siamo ripresi e abbiamo iniziato a dimostrare il nostro valore. Siamo a metà stagione, dobbiamo cercare di migliorarci.

A tre punti dalla zona playoff, ma il primo obiettivo è quello di raggiungere una salvezza tranquilla: “Il campionato di Serie B ha sempre una classifica molto corta. Siamo a tre dai playoff ma anche a sei dai playout. Siamo in una sorta di limbo. Noi siamo partiti con l’obiettivo di raggiungere la salvezza, dopo di che, una volta centrata, saremmo in grado di fissarne di nuovi”.

 

Como, il tempo libero e i tifosi

Borsa in spalla e tante città vissute, ma il classe 1996 è rimasto colpito da Como: “La città è bellissima. Mi piace tanto. Il clima è rigido, ma sono abituato a queste temperature. Il lago è suggestivo: lo vedo dalla mia casa. È un bel panorama che ti rilassa. Ci sono paessagi fantastici, Il centro era pieno di bancarelle e luci nel periodo natalizio: la città è molto accogliente”.

Riservato e tranquillo, Alberto Cerri si rilassa tanto a casa: “Amo giocare con il mio cane, mi piace guardare serie tv ma soprattutto amo i Lego, un mio grande passatempo”.

La società indonesiana è ambiziosa e vuole regalare gioie ai tifosi azzurri, come ammette lo stesso ex Juventus: “L’ambizione delle società è quella di regalare una gioia enorme ai tifosi. È un progetto sta andando avanti passo dopo passo. L’obiettivo è avere un grande futuro. Como merita di tornare nella realtà che gli compete. Io sono venuto qui per cercare di dare una mano”.

 

Nipote d’arte… mancato

Meno di cento ciclisti nella storia hanno raggiunto il prestigioso traguardo di vincere almeno una tappa nei tre grandi Giri, la Vuelta, il Tour de France e il Giro d’Italia. Uno di questi è Ercole Gualazzini, nonno materno dell’ex Cagliari: “Non me ne voglia mio nonno, ma il ciclismo non è mai stato il mio sport. Ci ho provato, ma non fa per me. Magari un giorno andrò in bici la domenica, ma nulla di più…”

Un membro della famiglia che non lo abbandona mai, però, è il suo cane: “Stranamente anche il mio cane si è abituato al clima di Como (ride, ndr). Mi tiene molto impegnato e mi diverto a portarlo in giro e giocare con lui”.

Dalle battute sul ciclismo, al rapporto con la famiglia: “Per loro è stato difficile, lo è ancora oggi e non si sono abituati: passano interi mesi senza vederci, è faticoso. Mi sono sempre vicini e so di poter contare sulla mia famiglia in qualsiasi momento”.

  

Passato e… futuro?

Fino a fine stagione, Alberto Cerri vestirà la maglia del Como, ma è ancora un calciatore di proprietà del Cagliari. Il rapporto con gli ex compagni è importante e quotidiano: “Li sento spesso. Ieri ho scritto a Leo Pavoletti, gli ho fatto i complimenti per il gol e mi sono rassicurato sulle sue condizioni. Son partiti male, ma si stanno riprendendo. Speriamo che riescano a centrare la salvezza in maniera più tranquilla dello scorso anno. Le possibilità ci sono”.

Sul futuro, però, il classe 1996 non si sbilancia, ma lascia aperta una porta per il Como: “Non lo so. Dovresti farla al direttore questa domanda (ride, ndr). Io sono un calciatore del Cagliari, ho anni di contratto lì. Non ne abbiamo parlato e non saprei darti una risposta. Qualora ci fossero le condizioni ideali, per me ci sarebbe apertura per restare al Como. Toccherà alle due società parlarne”. 

 

 

Proprio in rossoblù, Alberto Cerri ha legato molto con Joao Pedro, uno dei calciatori più chiacchierati del momento in ottica nazionale italiana:Joao è uno di quelli che sento più spesso. È un giocatore fantastico. Ho avuto la fortuna di vedere da vicino la sua crescita, una crescita esponenziale. Ora è diventato una macchina da gol, è carismatico e si prende le responsabilità. Io lo terrei tanto in considerazione. Poi ovvio, non entro in merito di chiamata o non chiamata. Non è facile. Potrebbe star benissimo nella rosa di Roberto Mancini”, ha concluso l’attaccante del Como.

Pietro Agoglia

Ho lasciato il calcio giocato una domenica piovosa in un campo fangoso. Ma il richiamo era troppo forte: ho sostituito gli scarpini con la penna, una divisa con il computer e ora cerco di raccontarlo. Laureato, ma niente di serio. Quasi giornalista, la fumata bianca è vicina, ma mancano da definire i dettagli finali.

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