Le parole del presidente del club viola a La Nazione
Nel momento più delicato e complicato degli ultimi anni, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha fatto un’analisi a 360°. Alla base del progetto, fiducia è la parole chiave.
“So che la situazione di classifica della prima squadra è molto complicata. Le persone che lavorano con me comprendono perfettamente le dinamiche e lavorano nel calcio da molti anni. Hanno guadagnato la nostra forte fiducia con i risultati ottenuti la scorsa stagione e continuano ad avere il nostro pieno supporto mentre affrontiamo questo momento. Poi è chiaro che a fine stagione andrà valutato il lavoro di tutti ma in questo momento le persone che lavorano alla Fiorentina hanno la mia massima fiducia”.
Intervistato a La Nazione, il presidente ha ribadito la sua posizione su quanto non sta funzionando: “Viviamo una situazione difficile e dobbiamo uscirne in ogni modo, non possiamo permettere che la Fiorentina vada giù. Siamo tutti responsabili e tutti devono sentirsi responsabili. La responsabilità è condivisa da tutti: la società, i giocatori e tutte le persone che lavorano intorno alla squadra. In ogni caso i calciatori devono capire che anche loro sono responsabili, che devono metterci tutto il loro contributo e la loro dedizione, sempre”.
Società in vendita? Commisso risponde così: “Queste voci non fanno altro che destabilizzare ulteriormente l’ambiente quando, invece, ci vorrebbe una grande compattezza da parte di tutti. Tutte le aziende attraversano momenti di difficoltà ma la lungimiranza di chi guida una società sta proprio nel trarre insegnamento dai momenti bui per poter uscirne più forti. Io non ho mai mollato in nessuna delle mie attività e a maggior ragione non lo farò adesso”.
“Mi manca il contatto con la squadra, con i calciatori, con il Viola Park e le persone che lavorano lì ogni giorno, ma sono sempre aggiornato. Sono amareggiato di non poter essere a Firenze per combattere come sono abituato a fare nelle situazioni di difficoltà ma al momento non riuscirei a fare un volo così lungo”.
Seppur a distanza Commisso supporta pienamente chi lavora per il bene del club: “La società è gestita da persone in cui ho piena fiducia. Insieme a me, mia moglie Catherine e mio figlio Giuseppe forniscono un supporto costante e rimangono in contatto regolare con il direttore generale Alessandro Ferrari, nostro principale punto di riferimento a Firenze. Poi c’è il ds Roberto Goretti, che è stato promosso internamente, come faccio sempre con le persone che mi dimostrano qualità. E anche Valentino Angeloni che si occupa del settore giovanile con ottimi risultati, sia sportivi che a livello di talenti che stanno crescendo al Viola Park. Senza dimenticare le donne che quest’anno ci stanno facendo divertire”.
Poi Commisso torna a parlare di calcio giocato. E del nuovo allenatore Vanoli: “Resto informato sul lavoro del mister attraverso Alessandro. Vanoli ha la mia massima fiducia ed è sicuramente l’ultimo responsabile di questa situazione. Paolo ha rinunciato al contratto che aveva con il Torino per venire a Firenze, accettandone uno solo fino a giugno. Si è messo in gioco per la Fiorentina e sta lavorando giorno e notte per tirarci fuori da questa situazione: ha tutto il mio supporto e dovremo essere tutti dalla sua parte e aiutarlo nel suo lavoro”.
Ma cosa non è andato con Pioli? “Eravamo partiti con tutti i presupposti per poter migliorare quanto ottenuto la scorsa stagione. Un mercato importante, nelle cifre. È stato un investimento importante e, come sempre, abbiamo valutato ogni decisione con attenzione. Eppure le scelte suggerite non lasciavano presagire che saremmo stati ora in questa condizione. Lo abbiamo cercato e lui voleva tornare a Firenze dopo l’esperienza in Arabia e con la volontà di intraprendere un percorso lungo in una città che gli è rimasta nel cuore. Purtroppo qualcosa non ha funzionato e i risultati non sono arrivati”.
A peggiorare la situazione c’è un Franchi in continuo ‘work in progress’: “Purtroppo la situazione dello stadio ci sta penalizzando. I tempi si stanno allungando e giocare con metà dei nostri tifosi è un danno per tutti. Il club rimane in costante contatto con il comune e con la sindaca Sara Funaro, che sta facendo di tutto per migliorare una situazione che era partita malissimo e sotto i peggiori auspici con l’amministrazione precedente. Speriamo che si possa trovare una situazione condivisa ma, come ho sempre detto, c’è bisogno di tempi certi e anche di idee chiare su come poter intervenire e gestire il tutto”.
Commisso è poi tornato sulle dimissioni di Pradè: “È stata una decisione di Daniele. È stato un punto di riferimento fidato e leale fin dal mio primo giorno a Firenze. Siamo profondamente grati per tutto ciò che ha dato alla Fiorentina, e lui e la sua famiglia avranno sempre un posto speciale nei nostri cuori. Così insieme ad Alessandro abbiamo dovuto affrontare anche questa situazione e abbiamo scelto Goretti. Una promozione interna dettata dal merito e dalla sua esperienza nel mondo del calcio: prima come giocatore, poi come direttore sportivo. Un ruolo che ha già ricoperto in passato in altre società e che ha approcciato, alla Fiorentina, con estrema professionalità e determinazione”.
“Il messaggio più semplice che voglio dire ai nostri tifosi è che mi mancate: state vicino alla squadra, mi raccomando”, è l’appello di Rocco Commisso ai suoi tifosi. E aggiunge: “I nostri tifosi hanno capito benissimo il momento, hanno scelto di mettere da parte i malumori più profondi per sostenerci e aiutare la squadra a risollevarsi in classifica. Non parlo di chi ha minacciato i nostri giocatori: certi soggetti non possono definirsi tifosi e come club ci siamo subito attivati con le autorità per perseguire chi si macchia di questi atti vergognosi e indegni”.
Anche il figlio, Giuseppe Commisso, è intervenuto ribadendo la fiducia nel progetto: “Come famiglia, siamo fermamente al fianco di questa squadra e delle persone di cui ci fidiamo per guidare la Fiorentina. I giocatori non sono soli: hanno il nostro pieno supporto e la nostra fiducia. Questo è un momento per rimanere uniti, concentrati e rispondere con il carattere e la determinazione che rappresentano questo club. Affronteremo la sfida insieme”.
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