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Commisso: “Milan, Juve e Inter irrispettose, non c’è stata trasparenza”

Rocco Commisso è intervenuto in un’intervista ai microfoni della sua Fiorentina per prendere posizione nei confronti della Superlega. Il presidente viola ha ribadito la sua contrarietà totale a un progetto che va contro il calcio che l’ha portato in Italia: “Sono scappato dall’America per venire in Italia perché mi piace il calcio com’è qui, con tutti i rischi della retrocessione. Negli Stati Uniti il concetto di lega chiusa è stato accettato dalla stessa FIFA che oggi si è schierata contro: mi ha stupito. I nostri valori e i principi di meritocrazia in America non esistono, una lega chiusa è la cosa peggiore che possiamo introdurre in Europa”.

 

 

Un paragone dunque che non regge, secondo Commisso, quello tra il sistema sportivo americano e quello europeo. “Negli Stati Uniti l’idea è non perdere soldi, e infatti non vedi mai squadre andare in fallimento. Per gli imprenditori è una buona cosa, ma non mi piace com’è stata pensata la Superlega.” Eppure qualcosa da copiare allo sport americano c’è:Per prima cosa va introdotto un salary cap. Poi bisogna lavorare sulle commissioni dei procuratori, inserendo una rata fissa sulla base del prezzo del giocatore.

 

 

Commisso si è espresso duramente in particolare contro Juventus, Inter e Milan, definite irrispettose nei confronti degli altri club. “Io sono venuto qui col massimo rispetto per le regole e il sistema calcio, italiano ed europeo. Vedere cambiare tutto il sistema dopo 2 anni in cui ho investito molti soldi non va bene a me, non va bene ai tifosi, non va bene alla Fiorentina”. “Come mai non si sono confrontati con i tifosi?” – ha continuato il presidente dei toscani – “Perché non mi hanno parlato, essendo io uno degli ultimi investitori ad essere entrati calcio italiano? Non c’è stata trasparenza nei confronti di noi soci. Queste squadre hanno ricavi 6-7 volte più grandi della Fiorentina: non vi basta?”.

 

 

Una critica decisa quella di Commisso, che non chiede però sanzioni per le 3 italiane, solo garanzie: “Devo essere assicurato che una cosa del genere non potrà accadere mai più. Tra soci ci si deve coprire le spalle a vicenda: sul campo siamo nemici, nel business dobbiamo lavorare tutti insieme per mandare avanti il sistema calcio italiano”. Un calcio che Commisso vuole proteggere a tutti i costi: “Voglio dire ai tifosi che qui c’è una persona pronta a lottare per loro. Sono l’unico proprietario straniero nato in Italia e voglio che il calcio italiano rimanga come l’ho vissuto da bambino”.

Redazione

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