Kingsley Coman e Carlo Ancelotti si ritrovano al Bayern Monaco. L’esterno francese, uscito sconfitto dall’Europeo in Francia, riabbraccia l’allenatore che lo fece esordire al Paris Saint-Germain, a quasi 17 anni nel febbraio 2013. Insieme, lo stesso anno, lo scudetto. Coman arriva poi in Italia, è la Juventus, che ne detiene il cartellino, a vederlo imporsi. L’Italia che lo ha lanciato, un allenatore italiano che, dopo averlo fatto esordire in prima squadra al Psg, può vedere la sua consacrazione in Baviera. “Una volta che ho scoperto che Ancelotti sarebbe divenuto l’allenatore del Bayern, mi ha fatto piacere. Ho solo bei ricordi di lui” le parole di ‘benvenuto’ del giovane esterno rilasciate a bundesliga.com.
“E’ tatticamente molto flessibile e ha sempre un asso nella manica quando deve scegliere un modo diverso di giocare. E’ molto attento alla comunicazione e la porta del suo ufficio è sempre aperta per i giocatori”. Sul suo esordio col Paris Saint-Germain: “Ho sempre saputo che aveva fiducia in me, anche se ero molto giovane e inesperto. Lui voleva parlare spesso con me faccia a faccia finchè mi ha fatto esordire. Devo ringraziarlo”.
Infine: “Credo che Ancelotti sia l’uomo giusto per le nostre più alte ambizioni europee. Per quanto mi riguarda, voglio confermarmi e giocare ancora di più. Non è uno svantaggio aver lavorato con Ancelotti prima, aspetto la nuova stagione con lui”.
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