Che viaggio che è stato, Sir Claudio Ranieri. Vittorie e sconfitte, imprese e delusioni concenti ma, sempre, un’unica costante: l’amore della gente. Un allenatore coinvolgente ed empatico come pochi che ha dato tutto in ogni piazza, grazie alla semplicità e l’aplomb che lo hanno sempre contraddistinto. E ora, dopo l’ennesima impresa e la salvezza raggiunta al Cagliari, è arrivato il momento di chiudere l’album dei ricordi con l’ennesima istantanea.
Partiamo dalla fine. L’ultima impresa sportiva è arrivata a Cagliari. La Sardegna, che lo ha prima consacrato all’inizio della carriera e ora lo celebra. L’ultima istantanea, quella del trionfo del Mapei Stadium e la celebrazione dei suoi calciatori. Claudio Ranieri ha prima portato i rossoblù in Serie A nella magica notte di Bari dello scorso giugno, poi ha raggiunto la salvezza.
Il gruppo lo ha sempre sostenuto, anche nei giorni più duri, quelli delle dimissioni. E poi la festa, l’ultima e indimenticabile. Proprio col Cagliari, dove aveva scritto la storia con le due promozioni di fila dalla C alla A tra il 1988 e il 1990. E le lacrime per la salvezza raggiunto, sotto la curva, suggellano il legame.
Romano e romanista, Claudio Ranieri. Un amore viscerale per i colori giallorossi, con cui ha trovato l’esordio da calciatore e che poi ha guidato da allenatore. Nell’album dei ricordi la Roma non manca di certo. Un sogno allenarla, un orgoglio rappresentarla.
Ma anche le lacrime, come quelle del 25 aprile 2010. Questa volta di tristezza, per uno (storico) scudetto sfumato contro la Sampdoria. Sarebbe stata l’istantanea più bella, ma il destino ha voluto diversamente.
La rivincita. Aspettata in silenzio. Sei anni più tardi la notte più brutta, arriva la pagina più bella. La favola sportiva più sorprendente ed emozionante degli ultimi anni, uno scudetto che rimarrà nella storia. Quello conquistato col Leicester City. La cenerentola inglese, vestita col classico 4-4-2 che ha incantato e scritto la storia. E l’investitura di Sir, per tutti gli amanti del calcio.
L’album dei ricordi può chiudersi. Un viaggio lungo quasi 40 anni, in cui la costante è stata l’amore dei tifosi. In ogni piazza, in ogni realtà. Le emozioni e le sensazioni sono tante, ma ora è arrivato il momento di riposarsi. E risuonano in sottofondo le campane dell’eternità per chi ha scritto pagine bellissime di storie con semplicità e genuinità. Che viaggio, Sir Claudio Ranieri.
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